UK, banda larga sì. Ma solo quella

UK, banda larga sì. Ma solo quella

Si naviga veloci ma aumentano i disservizi. I sudditi di sua maestà Elisabetta II non sono contenti di come funziona la loro connessione alla Rete
Si naviga veloci ma aumentano i disservizi. I sudditi di sua maestà Elisabetta II non sono contenti di come funziona la loro connessione alla Rete

Roma – Tiscali UK è il miglior provider d’oltremanica. Lo dice una ricerca J.D. Power and Associates , che per il terzo anno consecutivo fotografa lo stato dei servizi a banda larga del Regno Unito. Le velocità di collegamento sono in ascesa, ma crescono anche i disservizi e l’insoddisfazione della clientela che sempre più spesso è costretta a sorbirsi attese interminabili per segnalare i propri problemi.

Tanto per cominciare, sul territorio anglosassone si naviga più veloci: nel 2006 la media delle connessioni si aggirava sui 3,5 Mpbs, mentre quest’anno sale del 40 per cento assestandosi su 4,87 Mbps . Valori comunque inferiori a quelli presenti nelle offerte dei vari provider, che propongono comunemente velocità non inferiori a 10 Mbps: numeri validi solo sulla carta , smentiti dalla realtà dove fattori come la distanza dalla centrale, il traffico e la congestione sugli apparati creano una situazione meno idilliaca.

All’aumento di velocità, tuttavia, non si abbina un miglioramento del servizio: crescono, anche se non di molto, le interruzioni sulla fornitura registrate dai clienti, salite a 5,91 episodi ogni anno. Aumentano anche le lamentele e i reclami , che per la prima volta superano in percentuale le telefonate di richiesta di assistenza: su 100 chiamate, 52 sono per segnalare un disservizio e solo 48 per richiedere informazioni.

Sarà che le lamentele sono in crescita, ma aumentano anche i tempi di attesa per parlare con un operatore: i consumatori britannici devono attendere una media di 17 minuti per riuscire ad ascoltare una voce umana a cui esporre i propri problemi. Diminuiscono invece le tariffe: calano di quasi 5 sterline, passando da 25,91 pound (36 euro) a 21,1 (poco più di 29 euro).

Complessivamente, il giudizio dei navigatori d’oltremanica sui provider del loro paese è negativa: la media dei punteggi, calcolata valutando performance, servizi, affidabilità e offerte, scende di 9 punti rispetto all’anno scorso. In crescita, tuttavia, Tiscali UK: con un balzo si porta dal terzo al primo posto della classifica, con un punteggio di 688 punti su 1000. Seguono Virgin Media, Sky e AOL; sotto la media nazionale si piazzano Orange, Pipex e Talk Talk, con BT a fare da fanalino di coda.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
7 dic 2007
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