Un DRM che striscia nelle pellicole

Un DRM che striscia nelle pellicole

Ci lavorano in Giappone. Servirà a scovare i filmati pirata in rete. Il DRM definitivo per i film?
Ci lavorano in Giappone. Servirà a scovare i filmati pirata in rete. Il DRM definitivo per i film?

Nascondere informazioni all’interno di un video: invisibili per l’occhio umano e impossibili da eliminare. Non si tratta di una trovata da 007, ma del modo in cui viene presentata l’ultima tecnica sviluppata dai creatori di contenuti per combattere la pirateria audiovisiva . L’hanno annunciata in Giappone l’emittente pubblica NHK e Mitsubishi, nel tentativo di replicare per il video quanto Microsoft ha già in programma per l’audio.

Lo schema della nuova tecnologia anticopia per il cinema Non si conoscono i dettagli di questa nuova tecnologia: le uniche informazioni disponibili riguardano quale tipo di pirateria le due aziende intendono combattere. A finire nel mirino ci sono gli spettatori col vizietto di portarsi la videocamera al cinema : d’ora in avanti, se proveranno a registrare un film e riproporlo su Internet, i legittimi proprietari dei contenuti saranno in grado di risalire al luogo e al momento in cui è stata effettuata la copia illegale.

Nel video, infatti, sarà presente una sorta di watermark che permetterà di individuare in qual cinema e durante quale spettacolo sia stata effettuata la ripresa. Nessuna informazione sugli spettatori , sempre che qualcuno non decida di volerli identificare prima di entrare in sala, ma solo una indicazione precisa sul dove e sul quando. Per gli sviluppatori, questa firma nascosta sarebbe assolutamente irrintracciabile e impossibile da rimuovere: tagli, conversioni, riconversioni e qualunque altra trovata non serviranno a molto.

Forse NHK e Mitsubishi vogliono provare a mettere il sale sulla coda a quei proiezionisti disonesti che, dal loro punto di vista privilegiato sulla sala, registrano e mettono online i film in prima visione. Oppure si tratta di una pensata per mettere contro gestori e clienti? In ogni caso, per le sale beccate con le mani nella marmellata si prospettano tempi duri: senza blockbuster in cartellone, difficile far quadrare i conti.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
7 dic 2007
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