Non sarà facile aver ragione sulle generazioni cresciute nelle discoteche, osserva Engadget , ma certo il nuovo debilitatore fa parlare di sé . Si tratta di un’arma non letale che dovrebbe servire, ad esempio, a disperdere le folle.
Il Distributed Sound and Light Array Debilitator , per gli amici DSLAD, è in fase di progettazione per conto della Difesa statunitense presso l’ Applied Research Laboratory della Penn State University. Secondo il capo del lab, Nicholas C. Nicholas, le fase di testing inizierà all’inizio dell’anno prossimo o comunque entro l’estate.
L’irraggiamento con una particolare miscela di luci unita ad un programma sonoro debilitante sarebbe in grado di causare inizialmente vertigini con conseguente perdita di equilibrio, seguiti da nausea. Per dirla con Wired è il raggio del vomito .
Il fatto che il testing si tenga alla Penn State non deve sorprendere: quei laboratori sono sostenuti direttamente anche dal Pentagono e in particolare dalla divisione del Dipartimento della Difesa che si occupa di “armi non letali”, appunto.
Il futuro? Potrebbe risiedere nell’impiego contestuale di un coacervo di diverse tecnologie “debilitanti”. In situazioni di peace keeping enforcing potrebbe risultare comodo alle truppe statunitensi per tenere testa alle folle inferocite, senza dover necessariamente ricorrere alle pallottole.