USA, si lavora alla piovra antiterrorismo

USA, si lavora alla piovra antiterrorismo

Le agenzie investigative potranno sezionare le email e monitorare il traffico internet dei cittadini. Prima però ci vorrà il clima giusto
Le agenzie investigative potranno sezionare le email e monitorare il traffico internet dei cittadini. Prima però ci vorrà il clima giusto

Washington (USA) – C’è da fare una scelta tra privacy e sicurezza, e la situazione degli Stati Uniti sembra tale da costringere le istituzioni a passar sopra al diritto di riservatezza dei cittadini. Email, traffico web, abitudini online: tutto potrebbe passare al setaccio dell’intelligence, per difendere l’America dalla minaccia del terrorismo. Così Mike McConnell , dell’ Office of the Director of National Intelligence , l’organo alle dirette dipendenze del Presidente che coordina e orchestra le strategie di tutte le agenzie investigative USA.

Mike McConnell L’articolo, pubblicato sull’edizione cartacea di New Yorker e previsto per il prossimo numero dell’edizione online, ripreso a stralci in rete, traccia un profilo a tutto campo di McConnell, della sua idea di sicurezza e del progetto a cui sta lavorando. Si tratta di una bozza di una proposta definita Cyber-Security Policy , un documento che potrebbe determinare le linee guida a cui le agenzie investigative americane dovranno attenersi.

Nel documento non si parlerà solo di come difendere le istituzioni americane dalle minacce online che pendono sull’economia americana e dai cyberterroristi che “vorrebbero distruggerla”. Per difendere gli Stati Uniti sarà previsto altresì un monitoraggio estensivo su tutte le comunicazioni che passano per gli Stati Uniti: il documento potrebbe legalizzare le più indiscriminate pratiche di intercettazione dell’attività dei netizen di tutto il mondo.

Ma l’implementazione della proposta non sarà facile. L’attuale dibattito sulla sicurezza, ha dichiarato McConnell, “sarà una passeggiata” rispetto a quello che solleverà il piano previsto per proteggere gli Stati Uniti. Se la bozza del documento dovesse tradursi in un atto ufficiale, ha spiegato un assistente di McConnell, il governo avrebbe la possibilità di intercettare email e traffico internet , ogni ricerca dei cittadini americani e ogni scambio di file in rete.

Sarà inevitabile che la proposta si scontri con un lungo processo di negoziazione: “Ci sarà una gran confusione al Congresso. La mia previsione è che si perderà un sacco di tempo finché non succederà qualcosa di terribile”. E allora, sembra suggerire McConnell, si abbandoneranno le più sterili discussioni e si passerà all’azione. Non si esiterà allora a rinunciare alla tutela della privacy dei cittadini: la sicurezza sarà l’obiettivo primario, da anteporre a qualsiasi scrupolo garantista.

A differenza di quanto avvenuto con Carnivore , con Echelon e con le innumerevoli incarnazioni del Total Information Awareness , i progetti di intercettazione digitale di massa non cadranno sotto la scure delle critiche dei tutori dei diritti dei cittadini. La agenzie investigative non saranno costrette a nascondere le proprie attività spionistiche, né verranno imbrigliate dalla burocrazia nel momento dell’emergenza, che lascerà ampia libertà d’azione al Governo. McConnell sta preparando il terreno.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
16 gen 2008
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