La discussa Chiesa di Scientology, fondata dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard oltre mezzo secolo fa, è stata nei giorni scorsi bersaglio di un massiccio attacco di distributed denial-of-service da parte di una cracker crew che si fa chiamare “Anonymous”, attacchi tesi a rendere inaccessibili i siti del movimento. Sarebbe una mossa legata al tentativo di censurare la diffusione online di un video con protagonista l’attore Tom Cruise : i portavoce di Scientology hanno ora commentato ufficialmente la questione, minimizzando peraltro l’efficacia degli attacchi.
Il video dell’attore , che nel mentre si è diffuso in rete al di là di ogni possibile tentativo di censura, si focalizza sulle convinzioni e gli indottrinamenti di Cruise, il più celebre esponente di Scientology da quasi due decenni. La clip era però diretta esclusivamente agli adepti, ragion per cui la sua distribuzione in rete ha provocato la reazione della Chiesa che ha cercato di farlo sparire dalla circolazione.
In tutta risposta, il sito web ufficiale del culto è stato bombardato dalla crew , autoproclamatasi paladina della sanità mentale degli uomini liberi e nemica dell’ipocrisia di Scientology: “Per il bene dei vostri adepti, per il bene del genere umano e per il nostro intrattenimento, noi procederemo ad espellervi da Internet e a smantellare sistematicamente la Chiesa di Scientology nella sua forma attuale”, dice la voce sintetica in un video apparso su YouTube che viene considerato il manifesto di Anonymous.
Il tentativo di attaccare Scientology in maniera diretta non ha però convinto tutti gli attivisti che si battono per la demistificazione delle attività della Chiesa: “Attaccare Scientology in questo modo farà semplicemente in modo che essa usi la carta della persecuzione religiosa”, ha commentato Andreas Heldal-Lund di Operation Clambake . Se invece Anonymous cercava pubblicità, l’approccio ha avuto successo , se si considera il gran numero di “news stories” relative apparse sulla homepage di Digg in questi giorni.
Sia come sia, alla fine è arrivata anche la risposta ufficiale di Scientology che, per bocca del portavoce Karin Pouw, spiega il comportamento dell’organizzazione sulla faccenda del video di Tom Cruise, dribblando completamente l’attacco al sito web. “Come la Chiesa ha annunciato in precedenza – si legge nelle parole di Pouw – gli stralci piratati e modificati del signor Cruise erano contenuti in un evento ufficiale del 2004, un evento a cui hanno partecipato 5.000 adepti e i loro ospiti e disponibile per la visione in ogni Chiesa di Scientology presente nel mondo”.
“Aver presentato questi estratti in maniera selettiva e fuori dal loro contesto originario – continua la presa di posizione – con l’intento di provocare controversia e ridicolo, non ha fatto altro che spronare le persone a cercare e a visitare i siti web della Chiesa di Scientology, come evidenziato dalle liste dei termini più cercati nei vari motori di ricerca”. Il risultato di Anonymoyus sarebbe insomma stato una quantità notevole di pubblicità gratuita per l’organizzazione che la crew sostiene di voler smantellare, e a poco sono serviti in tal senso gli attacchi DDoS che non hanno sortito il proprio effetto che per poche ore.
Alfonso Maruccia