Gli anziani norvegesi assistiti dai robot

Gli anziani norvegesi assistiti dai robot

I lavoratori specializzati mancano e le autorità sono costrette a finanziare la ricerca robotica per far fronte all'aumento dell'età media della popolazione
I lavoratori specializzati mancano e le autorità sono costrette a finanziare la ricerca robotica per far fronte all'aumento dell'età media della popolazione

Il culto coreano dei robot potrebbe presto non essere più un fatto isolato: in un futuro non meglio precisato, anche la Norvegia dovrebbe dotarsi della giusta dose di droni domestici, il cui scopo principale sarà quello di prendersi cura degli anziani che necessitano di aiuto nelle faccende di tutti i giorni, così come nella cura di sé.

one Ci lavorano le autorità del paese scandinavo, costrette a rivolgersi alla tecnologia avanzata a causa della scarsità di personale specializzato: le previsioni parlano di una riduzione progressiva degli addetti alle cure mediche e personali entro i prossimi 5-10 anni, con il 2020 a fare da momento critico in occasione del previsto pensionamento di molti dei “baby boomer” nati dopo la Seconda Guerra Mondiale.

“La tecnologia contribuirà a risolvere parte del problema del calo dei lavoratori specializzati” ha dichiarato Olav Ulleren, a capo dell’associazione dei comuni norvegesi. Che sottolinea: “La tecnologia permetterà alle persone di vivere una vita in piena autonomia più a lungo nelle proprie case”.

I robot immaginati dagli esperti norvegesi dovrebbero servire da personal assistant tuttofare, teoricamente capaci di svolgere faccende domestiche come lavare vestiti e stoviglie e pulire il pavimento . È prevista inoltre la possibilità di poter fare un check-up veloce e automatizzato dello stato di salute, come rilevare il livello della pressione arteriosa, senza trascurare la cura dell’igiene personale per gli anziani che avessero difficoltà in tal senso.

Obiettivo principale del progetto, tengono a sottolineare i responsabili, non è quello di sostituire le capacità di cura degli esseri umani, bensì quello di fornire un supporto pratico laddove venisse a mancare. È “un’altra dimensione” dell’approccio al problema dell’assistenza agli anziani, sostiene Ulleren, un di più reso necessario dalla scarsità di personale piuttosto che dalla volontà specifica di passare il “controllo” del settore ai robot.

La questione non si porrà comunque in tempi brevi, visto che al momento non vengono forniti dati specifici riguardo i tempi, né si parla di esemplari di robot-assistenti già in progettazione o in costruzione. Ma bisogna far presto: il boom economico che sta investendo la scarsa popolazione del paese scandinavo – abitato da soli 4,6 milioni di cittadini – mette in seria difficoltà le aziende a causa della mancanza di personale specializzato.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 feb 2008
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