Redwood City (USA) – Facendo leva sulla sua giovane tecnologia HyperSpace , che permette al BIOS di un PC di far girare un ambiente software in modo indipendente dal sistema operativo principale, Phoenix Technologies ha intenzione di sviluppare un Linux embedded da inglobare nei propri firmware.
Questo ambiente “alternativo” girerà in modo parallelo a quello principale , tipicamente Windows, e potrà essere richiamato dall’utente in qualsiasi momento per effettuare ripristini di emergenza, lanciare applicazioni o accedere ad Internet: tutto ciò anche quando Windows non è in esecuzione .
Il sistema poggerà sulla piattaforma di virtualizzazione HyperCore, in grado di isolare il sistema operativo inglobato nel firmware da quello installato su disco. Ciò rende la piattaforma di Phoenix particolarmente adatta sia per eseguire antivirus e altri software per la sicurezza, sia per consentire agli utenti di navigare sul web senza rischiare di infettare il resto del sistema con worm o altri malware.
Il firmware Linux-based di Phoenix sembra destinato a rivaleggiare, almeno in parte, con la piattaforma SpashTop di DeviceVM , recentemente implementata da Asus nella scheda madre per PC P5E3 Deluxe. La più grande differenza tra le due tecnologie, è che il sistema operativo Linux alla base di SpashTop non può essere fatto girare contemporaneamente a Windows: lo scopo di tale sistema è quello di offrire agli utenti la possibilità di avviare in pochi secondi un ambiente grafico ai minimi termini dal quale è possibile accedere ad Internet, ascoltare musica e correggere errori sul disco.
Phoenix sta sviluppando il proprio ambiente Linux embedded insieme a produttori di software e di hardware, e conta di includervi applicazioni per la posta elettronica, la messaggistica istantanea, il VoIP, la riproduzione dei file multimediali, la diagnostica e il ripristino.