In Kuwait Gmail ha vacillato

In Kuwait Gmail ha vacillato

Qualcuno ha potuto accedere agli account di altri utenti. Dietro l'accaduto - pare - la malagestione di un problema da parte di un provider locale
Qualcuno ha potuto accedere agli account di altri utenti. Dietro l'accaduto - pare - la malagestione di un problema da parte di un provider locale

Sono passati giorni, ma i contorni precisi e circostanziati di un preoccupante incidente capitato nell’accesso ai server di Gmail non sono ancora noti. Quel che è certo è che qualcuno, in Kuwait, ha avuto modo di accedere agli account del servizio di webmail di BigG senza averne le credenziali , leggendo informazioni che avrebbero dovuto rimanere riservate.

Abdulaziz Al-Shalabi, utente della webmail di Google, ha segnalato a CNET News di aver sperimentato problemi di accesso al proprio account durante lo scorso weekend. Quei problemi sono diventati un caso quando Al-Shalabi ha fatto senza volerlo il log-in in più di trenta account appartenenti ad altri utenti , salvando alcuni screenshot come prova di quanto va sostenendo.

Tra le informazioni visionate da Al-Shalabi figurerebbero password, messaggi personali e persino “codici di accesso ad alcune entrate di ambasciata”, come lui stesso dice. “Molto probabilmente, altri estranei stanno guardando i miei dati personali online mentre sto scrivendo” ha ipotizzato preoccupato Al-Shalabi. Il problema sembra sia stato risolto già lo scorso mercoledì, ma i contorni dell’incidente rimangono sfuggenti.

Google ha confermato il problema attraverso il portavoce Jason Freidenfelds, individuandone la probabile origine nel malfunzionamento del sistema di cache dei dati di rete di un Internet Service Provider . Quale sia stato di preciso il malfunzionamento e quale sia tale ISP non è stato però ancora comunicato, ma BigG si è messo in contatto con la società responsabile e sta nel frattempo cercando di mettere una pezza al software di Gmail.

Il caso sembra non abbia riguardato soltanto Google, visto che si parla di problemi anche con gli account di eBay . E se nel caso di Gmail a finire in pasto agli sconosciuti sono stati codici di accesso segreti, i danni ai business e agli utenti che conducono le proprie compravendite sul popolare sito d’aste telematiche potrebbero essere anche monetari.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
22 feb 2008
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