L'India dice no a OOXML

L'India dice no a OOXML

Con una decisione ufficiale l'organismo degli standard indiani boccia il formato proposto da Microsoft. ODF rimane il formato di riferimento. Microsoft delusa ma spiega: in altri paesi va meglio
Con una decisione ufficiale l'organismo degli standard indiani boccia il formato proposto da Microsoft. ODF rimane il formato di riferimento. Microsoft delusa ma spiega: in altri paesi va meglio

Arriva dall’India, il secondo maggior esportatore di software al mondo, il più brusco stop al cammino del formato documentale OOXML proposto da Microsoft. Giunge infatti notizia che l’Ufficio indiano degli Standard ( BIS ) ha confermato il suo orientamento precedente e dunque bocciato OOXML . BIS non intende consentire a OOXML di essere approvato come standard ISO.

Si tratta di una decisione applaudita immediatamente dai molti sostenitori del formato rivale ODF , già standard ISO, che rimane dunque il punto di riferimento per gli enti pubblici e le pubbliche amministrazioni indiane. In sostanza al consiglio del BIS è stato chiesto se mantenere o meno la decisione assunta lo scorso settembre su OOXML alla luce di quanto accaduto in ECMA e ISO da allora, una decisione che bocciava lo standard Microsoft. Dei 19 membri del consiglio BIS 13 hanno votato per non cambiare quella decisione, uno si è astenuto mentre in 5 hanno votato per l’approvazione di OOXML e tra questi la stessa Microsoft.

Come noto, Microsoft sta spingendo da lungo tempo per ottenere la certificazione a standard di OOXML presso ISO. Proprio ISO, ancora fino al 31 marzo, continuerà a raccogliere i pareri delle organizzazioni degli standard dei singoli paesi che partecipano alle sue votazioni in merito alla possibilità che OOXML diventi standard ufficiale internazionale in ISO.

In una nota il big di Redmond ha fatto sapere che “sebbene siamo delusi dalla decisione del comitato dei 15 del BIS, siamo molto incoraggiati dal supporto che è giunto da player IT come Nasscom, TCS, Wipro e Infosys, che hanno votato in favore dell’adozione di Open XML come standard ISO”.

Un portavoce dell’azienda ha anche sottolineato che “il Governo indiano, rappresentanti dell’industria e organismi commerciali hanno sempre sostenuto la pluralità degli standard e la neutralità tecnologica. Continueremo dunque a risolvere insieme al governo tutte le osservazioni che possano emergere, e lavoreremo per arrivare a quell’obiettivo dichiarato di neutralità tecnologica. Siamo impegnati a fare ciò che è meglio per l’industria IT indiana”.

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Pubblicato il
21 mar 2008
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