Era arrivato a 100 milioni di visulizzazioni ed era andato oltre. Music is My Hot Hot Sex , il video di un webmaker italiano balzato all’onore della cronaca per la sua repentina scalata alle classifiche di YouTube, aveva fatto toccare la cifra record di 114.281.553 visitatori prima che il suo creatore – conosciuto col il nickname Clarus Bartel – decidesse di rimuoverlo dalla piattaforma di videosharing. Troppo rumore attorno a quel video, almeno per i suoi gusti.
A pesare nella sua decisione le accuse di aver “truccato” il numero di visite ricevute dal suo video: “Sono stato sommerso di messaggi al riguardo – ha spiegato – E non sono interessato al primo posto in classifica se questo è il prezzo che bisogna pagare”. Al momento le accuse, comunque, non risultano comprovate dai fatti: il counter del video ha continuato a crescere anche dopo l’inizio delle procedure di indagine annunciate da YouTube, che dopo 20 giorni dall’avvio ufficiale dell’inchiesta non ha rilasciato alcun comunicato al riguardo.
In una intervista rilasciata a Waxy.org , Bartel si era difeso dalle accuse rivoltegli: “Mai mi sarei aspettato che un video così orribile e creato in un momento di svago arrivasse al numero uno della classifica – aveva detto – Anche se fosse stato aiutato dalla pubblicità dell’iPod, questo non spiega il suo impressionante numero di visualizzazioni. Mi arrivano continuamente messaggi di accuse perché vengo scambiato per un Hacker, io che a malapena so accendere e spegnere il Computer”.
Nonostante il suo video sia stato comunque rimosso dalla classifica il 7 marzo, Bartel dice di aver continuato a ricevere commenti “sgradevoli”: si è visto “costretto” a cancellare centinaia di messaggi a lui indirizzati, di contenuto spesso offensivo, e non soltanto sul video incriminato ma su tutti quelli da lui postati sulla piattaforma. “Alla fine, l’unica soluzione era rimuovere il video”: detto fatto, anche se naturalmente su YouTube non mancano numerose repliche dell’originale.
La scalata alla classifica di Music is My Hot Hot Sex era iniziata a metà febbraio. Alla fine del mese il video era già il più visto della storia di YouTube, e a quel punto erano sorti i primi interrogativi su questa repentina crescita: meno commenti e meno voti che negli altri video da top ten, nessun apparente referall in grado di generare tutte quelle visite. Le uniche ipotesi messe in campo per spiegare tanta popolarità erano i viewer provenienti dalla Cina .
La rimozione del video da parte dell’autore auspicabilmente dovrebbe mettere fine alle polemiche ma molti attendono comunque un comunicato ufficiale di YouTube per allontanare definitivamente il dubbio che qualcuno possa truccare il sistema di conteggio utilizzato dal portalone del videosharing.
Luca Annunziata