Non c’è miglior banco di prova per un software che sottoporlo al giudizio dei suoi futuri utilizzatori. Gli sviluppatori di eMule lo sanno, e hanno deciso di chiedere aiuto alla comunità degli utenti del celebre software P2P per mettere alla prova le doti della prossima release , la 0.49a, attesa da mesi dagli appassionati e ormai quasi pronta per lo sbarco in grande stile.
Chi non potesse attendere l’uscita della versione finale, chi desiderasse dare subito un’occhiata alle novità, chi invece volesse davvero contribuire allo sviluppo, può dunque scaricare la beta 1 della nuova release. Nel post di presentazione sul forum dell’ eMule Project , gli sviluppatori l’hanno soprannominata “Kad Love”: proprio attorno al protocollo di scambio serverless , che dunque fa a meno dei nodi di rete necessari al più anziano eD2K, ruotano le principali innovazioni di questa 0.49a.
Ora il cosiddetto offuscamento è infatti disponibile anche per il protocollo Kad, che è anche in grado di gestire meglio connessioni che transitano attraverso NAT , che è più corazzato rispetto al flood e che ha migliorato notevolmente le prestazioni, grazie ad una gestione più avanzata del direct callback . A proposito di flood, ora eMule integra anche un sistema di protezione tramite captcha per prevenire i messaggi indesiderati , sempre più spesso generati dalle mod che imperversano nell’universo del mulo e che annoiano con i loro continui inviti a scaricare questa o quella versione del client.
Ma le novità non sono limitate unicamente alla gestione dei servizi di rete. Anche l’interfaccia locale è stata migliorata, con ricerche tra file più intelligenti, avvisi nel caso si rischi di condividere file privati , e una gestione più efficiente del sistema dei commenti. Quest’ultimo si candida a diventare uno strumento più affidabile nel riconoscere la qualità dei file da scaricare, soprattutto se associato ai miglioramenti occorsi alla gestione degli hash e alla verifica della qualità delle fonti da cui attingere per il download.
Se la capacità del nuovo eMule di identificare lo standby di Windows e riattivarsi automaticamente al riavvio sarà senz’altro apprezzata, è da sottolineare comunque l’importanza della nuova strategia di allerta nel caso di condivisione involontaria: se l’utente tenterà di utilizzare come cartella “Incoming” una directory esistente contenente materiale, scatterà automaticamente un avviso.
Una leggerezza piuttosto comune, visto anche quanto successo nel caso di una clinica spagnola: ad un istituto specializzato in ginecologia di Bilbao è stata comminata una multa da 1,5 milioni di euro , proprio a causa della condivisione di oltre 11mila cartelle mediche di altrettanti pazienti attraverso la rete eMule. Una leggerezza che può anche costare economicamente molto cara, come era accaduto alle vittime di Gregory Kopiloff, famigerato ladro di identità via P2P.
Anche per contribuire all’uso consapevole di questi strumenti, in vista dell’uscita della versione definitiva di eMule 0.49a, Zeropaid pubblica una guida per familiarizzare ed impiegare al meglio quello che è senz’altro tra i software P2P più conosciuti. Una guida probabilmente non esaustiva, ma che copre un po’ tutte le questioni che interessano chi solo oggi iniziasse la sua avventura in sella al mulo: dalla configurazione di base alla terminologia , per districarsi tra LowID , QR , eD2K e Kademlia.
Luca Annunziata