Immagini che vengono letteralmente fuori dallo schermo. Da uno degli schermi, per essere esatti. Quella che la californiana PureDepth , la coreana Samsung e la giapponese Sanyo si apprestano a lanciare sul mercato non è una tecnologia mai vista prima: si tratta della cosiddetta Multi Layer Display (MLD), già inserita anni addietro in qualche prototipo.
Il concetto di MLD è noto. Due o più schermi LCD vengono posti uno davanti all’altro : solo l’ultimo, quello in fondo, è opaco mentre tutti gli altri sono trasparenti. In questo modo è possibile mostrare diverse parti dell’immagine su diversi “strati” dello schermo sandwich , così da essere in grado di riprodurre l’effetto profondità con maggiore realismo.
La vera novità è che questi schermi sarebbero finalmente pronti a venire commercializzati , e nei formati più diversi: che occorra un 46 pollici da sistemare in sala da pranzo o un più modesto 3 pollici da piazzare sul lettore MP3, i tre produttori si dicono pronti a soddisfare qualsiasi domanda.
Quanto PureDepth si appresta a lanciare sul mercato è una versione a due strati di MLD. A fare la differenza , a risolvere cioè i problemi di interferenza tra i diversi schermi tipici di questa tecnologia, è uno strato che si frappone tra i due pannelli : la sua struttura è coperta da brevetto, così come alcuni algoritmi software, e renderebbe possibile la produzione di questo tipo di dispositivi ad un prezzo accettabile e con prestazioni di molto superiori al passato.
Alcuni prototipi dello schermo sono già in circolazione: uno è visibile nella hall di PureDepth in California, l’altro era stato mostrato nello stand Samsung durante il CeBIT di Hannover del 2007. In passato , inoltre, Sanyo aveva già tentato la strada del 3D , realizzando un cellulare con caratteristiche analoghe: ma dell’allora partner Deep Video Imaging si sono nel frattempo perse le tracce.
La tecnologia PureDepth, al contrario, sembra essere più che una promessa: i primi prodotti MLD dovrebbero arrivare sul mercato entro il 2008 , e poi sarà solo questione di tempo prima che si diffondano a macchia d’olio sia nel mercato dell’intrattenimento che in quello dei computer e dei cellulari . Sempre che il pubblico gradisca : i produttori, al momento , sembrano tutti molto interessati.
Luca Annunziata