Sega , la storica software house giapponese con un glorioso passato come produttrice di home console e schede arcade , scivola sulla campagna di viral marketing intrapresa per pubblicizzare Condemned 2: Bloodshot . Titolo iper-violento e dai toni dark metropolitani, ma che sul sito web Offset The Evil viene presentato da personaggi sarcasticamente ritratti con stile da fumetto per l’infanzia .
Tra questi personaggi c’era anche un pony rosato al pascolo tra fiori-cuoricino, secondo Hasbro eccessivamente somigliante al suo brand per l’infanzia My Little Pony (“Mio mini Pony”). La riccioluta bestiola, questo il fatto che ha mandato in bestia Hasbro, è protagonista di un video che inneggia allo smembramento di corpi e al viscerale abbandono agli istinti più animaleschi e omicidi , insomma il tipico background di ogni “killer-videogame”.
Hasbro ha bussato alla porta di Sega lamentando non tanto l’accostamento tra la bestiola e la ultra-violenza di Condemned 2 quanto l’eccessiva rassomiglianza del pony di Sega ai “suoi” My Little Pony.
Per evitare problemi legali, Sega – che distribuisce il gioco sviluppato dall’ altrettanto storica software house Monolith Productions – ha di buon grado accettato di ripulire il portale Offset The Evil dal pony rosato e riccioluto , o per usare le parole della PR di Clemenger BBDO , la società che ha architettato la campagna virale, “muovere la campagna verso il prossimo livello”.
Come puntigliosamente osserva il quotidiano australiano The Age , però, il pony assassino è ancora raggiungibile attraverso la copia del sito archiviata in automatico dalla cache di Google . Dal canto suo Hasbro si è dichiarata “soddisfatta che il sito web colpevole sia stato rimosso, proteggendo in tal modo i consumatori che possano essersi confusi oppure offesi a causa dei materiali copiati dai brand della società”.
Alfonso Maruccia