La Polizia di New York (NYPD) potrebbe disporre a breve di armi da fuoco dotate di mini-videocamere. Il dibattito politico è appena iniziato, ma pare che l’idea di poter registrare i momenti topici di un arresto non dispiaccia. Soprattutto considerando il caso di Sean Bell , il giovane di colore che lo scorso mese è stato crivellato da 50 proiettili durante uno degli arresti più “pirotecnici” della storia recente del NYPD.
La proposta arriva dalla sponda democratica di Brooklyn. Il senatore Eric Adams ha presentato infatti un programma pilota denominato “PistolCam”. Si tratta, in dettaglio, di un semplice dispositivo installabile sulle pistole 9mm, in dotazione alla Polizia, che consente la registrazione audio/video. L’attivazione è automatica ed avviene ogni volta che si estrae l’arma dalla fondina. La capacità di archiviazione è di 60 minuti al massimo.
“Questo dispositivo può diventare di assoluto riferimento per le Forze dell’Ordine”, ha spiegato alla stampa Adams, che è andato in pensione proprio dopo 22 anni di carriera presso il New York Police Department. “Nessuno può negare che si tratta di una tecnologia all’avanguardia, e New York City dovrebbe iniziare un programma pilota per consentire agli agenti di testare in allenamento la sua efficacia. Inoltre, se noi riuscissimo a fornire un’immagine chiara di cosa succede quando gli agenti tirano fuori la pistola dalla fondina, potremmo disporre di un ottimo strumento per il training delle reclute e per l’incremento della sicurezza pubblica”.
Alcuni Dipartimenti di Polizia del paese hanno installato mini-telecamere sui criticati taser , altre vengono montate da tempo sulle volanti, nel Regno Unito le hanno legate ai cappelli, ma nessuno ha mai pensato alle pistole. Per Adams i 350 dollari spesi per ogni camera potrebbero essere considerati anche un investimento per far recuperare credibilità alla Polizia: i casi di uso eccessivo della forza preoccupano sempre di più i cittadini e gli stessi operatori.
Le prime forze in campo a sperimentare l’uso delle PistolCam potrebbero essere gli specialisti della SWAT. Alcuni senatori Repubblicani e rappresentanti della Polizia hanno dichiarato il pieno sostegno all’iniziativa.
Dario d’Elia