PI Hardware/ Le mani su Asus Xonar DX

PI Hardware/ Le mani su Asus Xonar DX

PcTuner - C'era un tempo la Xonar D2, poi Asus ha deciso di cambiare marcia, adottare una strategia diversa e sfornare la Xonar DX, una scheda audio che riesce a colpire con ogni genere di contenuto. Tutte le prove
PcTuner - C'era un tempo la Xonar D2, poi Asus ha deciso di cambiare marcia, adottare una strategia diversa e sfornare la Xonar DX, una scheda audio che riesce a colpire con ogni genere di contenuto. Tutte le prove

Asus sembra proprio intenzionata a entrare in pianta stabile nel mercato dell’audio di qualità su PC. Dopo il buon tentativo effettuato nel corso del 2007 col debutto della Xonar D2 7.1, Asus torna nel 2008 alla carica con una più nutrita schiera di proposte, tra le quali spicca questa DX. Al CeBit di quest’anno infatti Asus ha presentato ben due nuove schede audio, che differiscono per soluzioni e target. PI Hardware ha provato per voi la DX, scheda audio di alta qualità, destinata soprattutto all’ascolto di musica e, più in generale, all’integrazione in HTPC e multimedia.

L’anno scorso la Xonar D2 7.1 , una scheda sicuramente buona per essere un debutto assoluto, aveva dimostrato alcuni limiti oggettivi, da noi identificati in una mancanza di supporto ad alcuni standard importanti e una qualità audio buona ma che non entusiasmava. Asus, però, da quel colosso industriale che è, non se ne è stata con le mani in mano: ha imparato in fretta leggi e richieste del mercato, ha lavorato sodo, corretto il tiro ed ha sfornato una soluzione questa volta davvero interessante sotto tutti i punti di vista. Vediamo dunque come va la Xonar DX.

Asus Xonar DX

Confezione e dotazione
Esteticamente la confezione si presenta di un bianco lucido, con su stampigliati il logo Xonar e le caratteristiche principali della scheda, design che ormai sembra caratterizzare il packaging delle soluzioni audio targate Asus. La confezione è solida, il cartoncino di buon spessore e, in generale, la scheda pare essere ben protetta.

Asus Xonar DX

La dotazione, al contrario di quanto accadeva per la D2, è molto scarna ed essenziale ed è composta, oltre che dalla Xonar, dal CD dei driver e dal manuale, soltanto da una staffa di tipo mini, in caso il case HTPC in cui la si va ad inserire sia di tipo slim e un adattatore per trasformare uno degli attacchi da minijack a TOS Link, adatto cioè ad accogliere connessioni digitali di tipo ottico.

Asus Xonar DX

La Xonar si presenta con un PCB nero, in linea con tutta la serie di prodotti audio del brand Xonar. Il formato è il cosiddetto slim: la scheda cioè è di dimensioni particolarmente contenute, con sviluppo orizzontale più che verticale, in modo da renderla facilmente integrabile in qualsiasi soluzione di tipo HTPC, dove lo spazio all’interno dei case non è esattamente abbondante.

Asus Xonar DX

Il layout è molto pulito, da notare come i condensatori utilizzati sull’intera scheda non siano i classici elettrolitici, ma siano invece del tipo a dielettrico solido, di qualità e prestazioni decisamente superiori. Il PCB è del tipo multi layer a quattro strati, soluzione adatta alla complessità della circuiteria e che svolge anche una funzione di ulteriore stabilizzazione del segnale elettrico con l’obiettivo di restituire l’audio più puro e meno distorto possibile.

Inoltre la soluzione è stata particolarmente necessaria visto il formato della scheda che ha costretto i tecnici Asus ad alloggiare parte della componentistica anche sull’altra faccia della scheda, per risparmiare così tutto lo spazio possibile. È infine da notare che la DX, a differenza della precedente D2, presenta una connessione di tipo PCI Express 1x.

Rispetto alla D2 sono spariti inoltre tutti i led che ne illuminavano sia la parte frontale che i singoli connettori sul retro, soluzione estetica più che funzionale (ammenochè non passiate la maggior parte del vostro tempo a cambiare le connessioni) e, per noi, dalla riuscita di dubbio gusto. Molto meglio così.

Nonostante la mole non certo imponente, la Xonar DX richiede un’alimentazione elettrica aggiuntiva, come si evince dal molex aggiuntivo nell’angolo superiore del PCB.

La staffa di fissaggio e i connettori della Xonar sono dorati, donando un aspetto molto professionale e migliorando la connessione elettrica dei contatti.

I connettori presenti sono cinque di tipo minijack per tutti gli input e output, sia analogici che digitali. Sinceramente non ci sentiamo di plaudire a questa scelta tecnica per vari motivi. Il primo è l’adozione dei soliti minijack in luogo dei normali jack (o TRS che dir si voglia), scelta che limita nell’adozione di diffusori prosumer, che di solito non hanno tale tipo di connessioni.

Delle connessioni di tipo RCA o, ancora meglio, una porta MIDI su cui connettere un breakout cable con tutte le uscite, sarebbe stato sicuramente preferibile. Inoltre l’adozione delle connessioni minijack si è estesa anche alla connessione digitale, cosa ancor più strana, visto che lo standard per le connessioni digitali è di tipo S/PDIF per quelle coassiali e TOS Link per quelle ottiche.

L’adattatore rende possibile solo il passaggio da minijack a TOS Link, escludendo quindi la possibilità di poter adottare la DX da parte di utenti dotati di sistemi con connessioni digitali coassiali. L’adozione di una porta midi con breakout cable avrebbe permesso di alloggiare comodamente un’uscita e un ingresso digitali coassiali S/PDIF e altrettanti ottici TOS Link, senza alterare le dimensioni contenute della scheda.

Asus Xonar DX

DAC
Il DAC (Digital to Analog Converter) è il chip che provvede a tradurre un segnale digitale (come quello proveniente da un CD o da un MP3) in analogico, affinchè possa essere riprodotto dagli speaker. È quindi chiaro come questi componenti siano molto importanti per un’accurata riproduzione sonora.

Asus ha scelto per la sua Xonar DX di montare un Cirrus Logic CS4398 per il canale frontale e un Cirrus Logic CS4362 per i restanti canali (laterale, centrale e subwoofer e posteriore surround).

Il CS4398 è un ottimo componente con buonissime qualità audio, molto diffuso dai lettori DVD agli impianti Home Theater, in grado di gestire flussi audio fino a 24bit/192kHz, con un intervallo dinamico di ben 120dB (spiegherò questo valore nella parte dei test oggettivi).

Il CS4362, benché non presenti le caratteristiche di eccellenza del fratello maggiore costituisce comunque un ottimo componente, capace di un intervallo dinamico di 114dB.

Asus Xonar DX

ADC
L’ADC o Analog to Digital Converter, gestisce invece gli input che vanno dall’esterno verso l’interno, come l’entrata del microfono ad esempio o il Line In a cui connettere altre periferiche analogiche esterne. L’ADC quindi lavora al contrario del DAC, convertendo i segnali da analogici in digitali ed è molto importante per chi, ad esempio, usa la scheda audio per fare musica.

Nel caso di questo componente Asus ha scelto il chip Cirrus Logic CS5361, che presenta prestazioni qualitative del tutto analoghe al DAC secondario e quindi molto buone.

Asus Xonar DX

Op-Amp
L’Op-Amp (Operational Amplifier) costituisce il passaggio finale in una scheda audio prima che il segnale venga inviato agli speaker ed è forse il componente più importante, in quanto deve amplificare il segnale, cercando al contempo di aggiungergli meno rumore e meno distorsione possibile, così da riprodurre nella maniera più fedele la sorgente originale.

Asus ha scelto per questa funzione un JRC4580 per quanto riguarda il canale stereo frontale, affiancato da sei Op-Amp JRC5532 per i restanti canali. Sia il JRC5532 che il JRC4580 è un componente di buona qualità, soprattutto per il suo vantaggioso rapporto prezzo/prestazioni e si trova abbastanza facilmente adottato in qualsiasi device audio sotto i 500€, dai diffusori attivi agli amplificatori.

Asus Xonar DX

DSP
Il DSP (Digital Signal Processor) è il cuore della scheda audio ed è il processore che lavora sui flussi audio quando c’è da aggiungere o processare effetti (come ad esempio EAX nel caso dei giochi, o DTS, Dolby etc nel caso dei film).

Asus in questo caso presenta una soluzione proprietaria, il DSP Asus AV100. Benché la sigla cambi (il DSP montato sulla D2 è denominato AV200), abbiamo motivo di credere che nulla cambi tra i due, se non forse semplicemente alcune specifiche elettriche per via dei differenti progetti in cui devono essere integrati.

Come affermato dalla stessa Asus si tratta sempre infatti del ben conosciuto C-Media CMI8788 Oxygen HD, probabilmente adattato in alcune caratteristiche secondo specifiche richieste di Asus. La peculiarità maggiore di questo DSP è la capacità di elaborare un flusso Dolby Digital oppure DTS e farlo uscire via S/PDIF, ovvero attualmente l’unica via pratica per ottenere suono posizionale fino a 7.1 attraverso l’uscita digitale (a meno che questo flusso DD o DTS non lo si abbia già, cosa che accade per esempio quando si guarda un film in DVD).

Questa tecnologia è in tempo reale e funziona in qualsiasi ambito, compresi i giochi che eventualmente supportino tali formati. Nessuna delle attuali schede audio è in grado di fare altrettanto per le uscite S/PDIF, limitando così l’utente ad avere un suono stereo se usa tali uscite con fonti che originariamente non sono già Dolby o DTS.

Asus Xonar DX

Per tutto il tempo di test della scheda, i driver si sono rivelati stabili e affidabili. L’aspetto del pannello di controllo è quello di un player multimediale. Nell’interfaccia principale vediamo il controllo del volume principale, le varie modalità DSP e un pannello che imita un LCD su cui vengono visualizzate tutte le principali informazioni, come funzioni attivate etc.

Asus Xonar DX

Il DSP prevede cinque modalità di configurazione. Ognuna di queste modalità non fa altro che abilitare o disabilitare tutta una serie di funzioni che altrimenti dovremmo impostare manualmente.

Nella modalità film quindi avremo attivato il supporto a tutte le funzioni supportate da questa scheda. In particolare le funzioni supportate sono: Dolby Prologic IIx, Digital Live, Virtual Speaker e Headphone. Ci sono poi altre quattro impostazioni del DSP: giochi, musica, HiFi e GX.

Nella modalità giochi vengono abilitati il supporto alle librerie EAX e alcuni effetti Dolby, come il Virtual Speaker. Riguardo il supporto EAX c’è un discorso articolato da fare. La DX supporta in hardware solo fino all’EAX 2, mentre il supporto agli altri livelli di EAX, fino all’attuale 5, avviene tramite emulazione software.

Questo non è un limite della Xonar però, dato che, dall’EAX 3 in avanti, il formato è proprietario, per cui o si pagano royalties a Creative o si cercano altre soluzioni, che è ciò che Asus ha fatto. In pratica, tramite un motore software chiamato DS3D GX (il GX a cui faccio riferimento tra le modalità elencate sopra), le chiamate EAX vengono intercettate e reinstradate verso l’hardware presente sulla DX, traducendole in un linguaggio comprensibile per il DSP Oxygen Audio.

Tutte le funzioni EAX 5 sono quindi emulate (benchè molti dei calcoli vengano svolti dalla CPU e non dal DSP) e il risultato finale è del tutto equivalente. Si tratta di un passo avanti sostanziale rispetto alla situazione offerta dalla precedente Xonar D2, che appunto offriva supporto solo all’EAX 2.

Infine le modalità Musica e HiFi differiscono solo nel fatto che quest’ultima disabilita qualsiasi effetto secondario, in modo da non filtrare il suono in alcun modo e preservarne quindi al massimo possibile la fedeltà alla fonte; in teoria questa soluzione dovrebbe essere il modo più corretto per ascoltare musica.

Asus Xonar DX Dall’interfaccia principale si può poi accedere a tutte le altre funzioni di configurazione, tramite un pannello a scorrimento, normalmente nascosto, che si apre cliccando sul pulsante menù. Da qui sarà possibile accedere a tutte le funzioni principali, come la configurazione del numero di diffusori o la qualità del campionamento (44.1, 96, 192mHz, 16bit, 24bit etc).

Potremo inoltre accedere al mixer, alla modalità karaoke, regolare i bassi e i vari effetti. A tal proposito Asus ha aggiunto una serie di tecnologie prima assenti nella D2 e molto utili invece in determinate situazioni: AEC e VocalFX. Il primo, il cui acronimo sta per Acoustic Echo Cancellation, fornisce tutta una serie di tecnologie di soppressione dei rumori di fondo e cancellazione dell’effetto eco, entrambi molto noiosi (e molto riscontrabili) quando si usa microfono e cuffie, sia durante sessioni di VOIP che di online gaming. VocalFX invece consiste in una serie di effetti da applicare alla voce, da quelli ambientali a vere e proprie distorsioni o modificazioni del timbro vocale.

Asus Xonar DX

Il pannello dei driver è abbastanza completo, anche se l’aspetto da player multimediale non ha sempre convinto, risultando a volte non ordinatissimo e intuitivo e anche poco leggibile, oltre che con un aspetto non proprio professionale. I test oggettivi sono stati svolti con il RightMark Audio Analyzer 6.0.6. C’è da rilevare che il Rightmark non è un test di affidabilità assoluta, in quanto non in grado di discriminare dai risultati ottenuti alcune variabili che incidono sulla qualità del segnale che viene preso in considerazione, ad esempio la qualità del cavo che mette in loop back il Line In col Line Out e che potrebbe peggiorare la qualità del segnale. Il test serve quindi più che altro come riferimento generico e strumento di comparazione tra i risultati di diverse recensioni.

Segue lo schema riassuntivo del sistema di prova:

Sistema di prova
CPU Intel Core 2 quad Q6600
Mainboard Asus P5E3 Intel X38
RAM 2*1Gb Crucial Ballistix PC3-12800
VGA Zotac GeForce 8800GTS 512Mb
HDD Western Digital Raptor 36Gb 10.000rpm
PSU Be Quiet! Dark Power Pro 1000W
OS Microsoft Windows Vista Ultimate 32bit SP1
Speakers Behringer MS40 2*20W

Criteri di valutazione
I parametri presi in considerazione sono cinque:

Noise Level
Il livello di rumore indica quanto disturbo viene aggiunto dai componenti discreti al segnale originale, ossia quanto è rumoroso o meno l’hardware quando non è ancora in riproduzione. Quanto più il valore misurato sarà inferiore allo zero, tanto più sarà buono. Questo valore quindi ci dice solo quanto è qualitativamente buono l’hardware a disposizione. I sistemi valvolari ad esempio sono solitamente molto rumorosi, tuttavia riproducono ottimamente la musica.

Total Harmonic Distortion (THD)
Questa grandezza misura l’introduzione di un rumore ad opera di un dispositivo su un segnale audio che transita al suo interno. Ciò avviene principalmente perché il dispositivo, non riproducendo esattamente l’andamento del segnale di ingresso, vi introduce una saturazione su alcune frequenze, alterandone il contenuto rispetto al segnale originale. Il THD indica quindi quanto fedelmente il segnale viene amplificato senza essere alterato. I valori più bassi sono quindi da considerarsi i migliori.

Frequency Response
La risposta in frequenza è la gamma di frequenze entro le quali un’apparecchiatura può operare. Per esempio, la risposta in frequenza dell’orecchio umano è intorno ai 20Hz-20kHz. Tuttavia la risposta non è mai completamente lineare, perché né l’orecchio, né alcun diffusore attuale sono in grado di avere la stessa resa a tutte le frequenze, ci saranno invece picchi e depressioni a seconda delle frequenze riprodotte. Ciò accade soprattutto ai due estremi dello spettro. Un valore il più possibile vicino a zero è da ritenersi quindi il migliore. Questo parametro ci dice quindi quanto lineare è la risposta dei componenti discreti all’interno della gamma riproducibile e, di conseguenza, quanto fedele alla sorgente sarà la musica riprodotta.

Dynamic Range
L’intervallo dinamico indica la capacità di un apparecchio di riprodurre fedelmente le variazioni di volume interne a una registrazione, dal valore più basso a quello più alto, indipendentemente dal volume di ascolto che abbiamo scelto. Un valore più ampio è da considerarsi quindi il migliore, in quanto significa che l’apparecchiatura è in grado di passare dal sussurro al grido mantenendo sempre la chiarezza e la comprensibilità del suono riprodotto.

Stereo Crosstalk
Questo parametro indica la capacità del processore audio e delle componenti discrete di mantenere ben distinti il segnale sinistro da quello destro all’interno di un suono stereo. A valori più bassi corrisponde quindi una separazione migliore. I test sono stati svolti con le tre impostazioni audio più diffuse. La prima è quella di 16bit/44.1kHz, ossia la modalità con cui sono registrati gli attuali CD Audio.

Noise Level -96.3dB

Asus Xonar DX

Total Harmonic Distortion 0.0009%

Asus Xonar DX

Frequency Response +0.01 -0.02dB

Asus Xonar DX

Dynamic Range 96.2dB

Asus Xonar DX

Stereo Crosstalk -96.6dB

Asus Xonar DX

Ottimi valori per la Asus Xonar già alla frequenza di campionamento di un CD Audio, soprattutto per quanto riguarda il parametro Frequency Response, il cui risultato è davvero notevole.

Rightmark Audio Analyzer 24bit/96kHz

24bit/96hkz è un campionamento di qualità superiore, usato ad esempio nei Super Audio CD (SACD). Tale campionamento è molto importante sia per chi compone musica sia per chi esige una riproduzione vicina all’audiofilia anche su PC.

Noise Level -112.1dB

Asus Xonar DX

Total Harmonic Distortion 0.0007%

Asus Xonar DX

Frequency Response +0.01 -0.03dB

Asus Xonar DX

Dynamic Range 112dB

Asus Xonar DX

Stereo Crosstalk -110.1dB

Asus Xonar DX

Con questa frequenza la Xonar va a migliorare i risultati già ottimi ottenuti nel test precedente in quasi tutti i parametri, con risultati tra i migliori attualmente sul mercato, anche tra schede audio prosumer di costo superiore. In particolare ottimi i valori di Stereo Crosstalk, Dynamic Range e Noise Level.
24bit/192hkz è un campionamento di qualità elevatissima, usato ad esempio nei DVD Audio e in grado non solo di garantire un ascolto ottimale, ma anche di mettere in crisi i componenti di qualsiasi scheda audio non progettata al meglio.

Noise Level -111.9dB

Asus Xonar DX

Total Harmonic Distortion 0.0007%

Asus Xonar DX

Frequency Response +0.02 -0.04dB

Asus Xonar DX

Dynamic Range 111.6dB

Asus Xonar DX

Stereo Crosstalk -106.7dB

Asus Xonar DX

In questo test la Asus Xonar conferma grossomodo i risultati precedenti, peggiorandoli leggermente quasi tutti, sempre ammesso che si possa utilizzare il termine peggiori per risultati comunque ottimi in assoluto. Ascolto soggettivo -Musica
Per le prove d’ascolto abbiamo prediletto album dalla nota registrazione audiofila, spesso usati o indicati come ottimi test anche per veri impianti Hi-Fi, spaziando il più possibile tra i generi musicali, passando dal Jazz al Rock, all’Elettronica.

Sono stati inoltre utilizzati anche dei file compressi, sia di bassa qualità come gli MP3, molto diffusi sui PC, che di alta qualità, come i formati MPC, FLAC, APE, OGG etc.

Ecco l’elenco degli album adottati per i test:

Jazz
* John Coltrane, A Love Supreme
* Gateway, Homecoming
* Miles Davis, In A Silent Way

Rock
* Tool, Lateralus
* Tool, 10.000 Days
* Porcupine Tree, Coma Divine
* Ozric Tentacles, Erpland
* Ozric Tentacles, Pungent Effulgent
* Rage Against The Machine, omonimo
* Red Hot hili Peppers, Blood Sugar Sex Magic
* Mushroom, Analog HiFi Surprise
* Radiohead, Hail To The Thief
* The Mars Volta, De-Loused In The Comatorium
* The Mars Volta, Frances The Mute
* The Mars Volta, The Bedlam In Goliath

Elettronica
* Massive Attack, Mezzanine
* Massive Attack, 100th Window
* Faithless, No Roots
* Prodigy, The Fat Of The Land

Dinamica
Per dinamica bisogna intendere la capacità di un impianto di passare con agilità dal suo volume minimo al massimo senza perdere in intelligibilità. Per microdinamica invece si intende lo stesso fenomeno, ma riferito a ogni singolo strumento presente nella registrazione.

La dinamica offerta dalla Xonar DX è molto buona. I brani che hanno particolari transizioni dinamiche sono stati affrontati sempre in scioltezza, con i crescendo correttamente riprodotti. In generale buona l’intelligibilità, anche durante i passaggi più saturi di linee strumentali eterogenee. La Xonar DX è sempre riuscita a seguire con agilità il tutto, offrendo una riproduzione ariosa, in cui ogni strumento è ben spaziato rispetto agli altri.

Timbrica
Per timbrica si intende la capacità di riprodurre i suoni reali dei singoli strumenti, nella maniera più fedele possibile, nelle tre zone dello spettro sonoro (alti, medi e bassi).

Anche qui la Xonar risulta corretta. I bassi, fin dove i diffusori impiegati per la prova sono in grado di scendere, sono solidi ed elastici, mai gonfi e sempre ben controllati. I medi come percussioni e batteria sono ben definiti e gli alti infine sono cristallini.

Immagine e Soundstage
Con immagine e soundstage si intende la capacità di riprodurre in maniera corretta la disposizione spaziale degli strumenti, mentre l’immagine indica la capacità di tenere questa disposizione spaziale ferma e focalizzata, senza eccessive fluttuazioni delle fonti sonore.

Il soundstage è ampio e ben corretto, ogni strumento è facilmente localizzabile nella sua collocazione. Manca un po’ la profondità e l’altezza, ma questo potrebbe essere dovuto al non ottimale ambiente di prova; in una stanza più ampia probabilmente anche questi due parametri migliorerebbero. L’immagine è stabile.

Prova con MP3
Com’era prevedibile utilizzando una scheda e dei diffusori di qualità, i file compressi non fanno che mettere ulteriormente in mostra i propri limiti e difetti. L’ascolto diventa poco convincente, con la riproduzione che risulta cupa e smorzata ai limiti estremi dello spettro, in alto e in basso. Sia ben chiaro che questo non è demerito della Xonar DX, anzi.

Offrendo una qualità audio ben più elevata delle normali schede audio consumer, la Xonar DX non fa che rendere manifesti i limiti che altrimenti non verrebbero uditi. Riproducendo molto più fedelmente la fonte sonora infatti, non fa che restituirne meglio i pregi, ma anche i difetti. Diversa infatti la situazione con l’uso di file in altri formati di maggior qualità, la cui riproduzione è risultata molto vicina a quella ottenibile col CD originale, con solo una leggerissima perdita in estensione alle estremità dello spettro, ossia in gamma altissima e bassa.

La Xonar DX è un’ottima scheda prosumer, che offre connettività e supporto a tutti gli effetti multicanale, sia per i giochi che per i film, come l’EAX o il Dolby, offrendo sempre un’elevata qualità audio finale.

In generale la Asus Xonar DX è risultata un’ottima scheda audio, le cui caratteristiche principali sono una riproduzione vellutata e non stancante, ma senza rinunciare alla dinamica.

Ascolto soggettivo: Film DVD e Giochi

Film Dvd
La scheda è stata testata visionando sequenze prese da “Salvate il soldato Ryan”, “Minority Report” e “Guerre Stellari – Episodio III”. Nella riproduzione multimediale la Xonar si è comportata egregiamente, com’era del resto prevedibile, viste le caratteristiche del DSP e la quantità di formati supportati nativamente. Il suono è sempre stato spettacolare e coinvolgente. Anche in cuffia la Xonar si è comportata molto bene. Grazie infatti alla funzione Dolby Virtual Speaker, il sonoro multicanale viene correttamente riprodotto anche in cuffia, con tutte le fonti sonore correttamente posizionate spazialmente.

Giochi
In questo ambito la scheda è stata testata con Assassin’s Creed, Rainbow Six Vegas 2 e la demo di Racedriver Grid.
A differenza della precedente D2, la Dx offre finalmente un supporto EAX adeguato, seppur in emulazione, come spiegato all’inizio. Il sonoro dei giochi è risultato quindi molto buono, anche grazie alla generale qualità della scheda. Un anno fa il giudizio che avevamo espresso sulla Xonar D2 era quello di un buon esordio, viziato da alcuni limiti dovuti a scelte tecniche non sempre felicissime. Ci eravamo anche detti convinti che Asus, essendo il colosso che è, non avrebbe potuto che migliorare, partendo da quelle basi già comunque buone e innestandoci sopra quei ritocchi necessari.

Oggi possiamo dire che la nostra previsione è stata quanto mai esatta. La Xonar DX è una scheda migliore della D2 sotto quasi tutti i punti di vista. Miglior integrabilità in un sistema HTPC grazie al formato slim, qualità audio di livello equivalente, ma con una resa d’ascolto soggettiva migliore in tutti i parametri, miglior supporto software, con l’adozione di tutti i maggiori standard del mercato ed estensione del supporto al formato EAX. L’unico campo che ha destato in noi qualche perplessità è quello delle connessioni offerte, per via della scelta di adottare attacchi non standard per quelle digitali, sacrificando al contempo la possibilità di usare sia connessioni ottiche che coassiali. Tuttavia la critica è rivolta a scelte ingegneristiche e non di contenuto, in quanto alla fine la DX supporta correttamente sistemi fino a 7.1, sia analogici che digitali.

Infine la cosa più notevole è il prezzo: 80€ in media per portarsi a casa una tra le migliori schede prosumer sul mercato rende il rapporto prezzo/prestazioni di questa scheda davvero imbattibile.

Per tutti questi motivi lo staff di PI Hardware ha deciso di assegnare alla Asus Xonar DX l’award PCTuner:

Asus Xonar DX

Si ringrazia Preview Italia e Asus Italia per averci fornito il sample in esame.

Asus Xonar DX

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Pubblicato il
16 mag 2008
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