I laboratori hi-tech della società giapponese Shinoda Plasma hanno dato alla luce una nuova tecnologia di display, mostrata al mondo nella configurazione di uno schermo panoramico dalla diagonale di 125 pollici . Non sono tanto le dimensioni a far scalpore, quanto il fatto che lo schermo sia spesso solo 1 millimetro e si possa piegare per adattarsi alle esigenze di visione, senza per questo pregiudicare l’omogeneità delle immagini nemmeno agli angoli.
Il display consiste in tre sottomoduli da 1 metro quadro ciascuno integrati uno accanto all’altro, pesa 3,6 chilogrammi – dieci volte in meno il peso medio di uno schermo al plasma di pari dimensioni – e offre una risoluzione massima di 960×360 pixel . Decisamente poco perché si possa parlare di dispositivo adatto all’alta definizione, ma escludendo (almeno per ora) l’home video, le sue dimensioni e la relativa leggerezza sono caratteristiche di sicuro richiamo per ambiti non necessariamente legati all’intrattenimento.
Secondo la società produttrice, specializzata nella realizzazione di display di nuova concezione, il sample messo in mostra nella presentazione soffre ancora di uno scarso indice di luminosità , che il CEO Tsutae Shinoda paragona a quello di “un display al plasma del 1999”.
Nonostante questo, Shinoda assicura che il prototipo è arrivato a un livello di rifinitura non molto lontano dalla produzione in volumi, e che questo e altri problemi dovrebbero essere risolti in tempo prima di avviare le catene di assemblaggio. In tal senso la società è alla ricerca di partner che la aiutino ad avviare la produzione entro il prossimo anno solare.
Il display di Shinoda, che dovrebbe essere presentato in una versione da 150 pollici al prossimo InfoComm 2008 di Las Vegas, è una di quelle tecnologie che vuole concorrere, assieme agli schermi OLED sviluppati tra gli altri da Sony, all’evoluzione delle attuali abitudini e soluzioni tecniche di visione, nel salotto di casa così come in ambiti di utilizzo meno casalinghi.
Alfonso Maruccia