Carlsbad (USA) – Fino a pochi giorni addietro tutto ciò che si sapeva sul futuro successore di Windows Vista, chiamato in codice Windows 7 , proveniva soprattutto da voci e indiscrezioni. Martedì i due più noti dirigenti di Microsoft, il chairman Bill Gates e il CEO Steve Ballmer, hanno finalmente deciso di rompere il riserbo e mostrare dal vivo alcune delle capacità touch e multi-touch del nuovo sistema operativo.
Durante il loro intervento alla conferenza D: All Things Digital (D6) organizzata dal Wall Street Journal , Gates e Ballmer hanno ufficialmente confermato quanto era stato rivelato lo scorso dicembre da un ingegnere di BigM: Windows 7 supporterà nativamente i display touch screen e la modalità di interazione multi-touch , già ben nota per aver debuttato sul mercato di massa a bordo dell’iPhone di Apple.
La tecnologia touch alla base dell’interfaccia di Windows 7 deriva in buona parte dal famoso “tavolino hi-tech” di Microsoft, Surface , presentato alla scorsa edizione di D: All Things Digital . Da Surface, l’interfaccia di Windows 7 ha ereditato il supporto al già citato multi-touch, e dunque la capacità di gestire il tocco sullo schermo di più dita contemporaneamente: durante la dimostrazione tenuta alla conferenza D6, Julie Larson-Green, vice president del Windows Experience Program Management, ha utilizzato tutte e dieci le dita delle mani per disegnare un albero con Paint.
Larson-Green ha poi mostrato le potenzialità dell’interfaccia multi-touch di Windows 7 nel gestire le foto digitali, nel navigare tra le mappe e le foto satellitari di Windows Live Local e Virtual Earth, nello scorrere il contenuto delle finestre con effetto “inerziale”, e nello strimpellare un pianoforte virtuale.
In sostanza, niente di nuovo sotto il sole : si tratta di cose già viste all’epoca di Surface, e in parte usate quotidianamente dagli utenti di iPhone. La vera novità sta nel vederle applicate ad un sistema operativo desktop come Windows 7, che nella dimostrazione è stato fatto girare su un notebook Latitude XT di Dell: uno dei primi, insieme al Portégé M700 di Toshiba, ad aver introdotto in hardware il supporto al multi-touch.
Divenendo parte integrante di Windows 7, le interfacce multi-touch sembrano destinate a diffondersi anche sui laptop non convertibili e sui PC desktop. A favorire questo trend potrebbe intervenire la veloce discesa dei prezzi dei display sensibili al tocco, oggi utilizzati quasi esclusivamente – in ambito consumer – sui device mobili e i tablet PC.
“Windows 7 è destinato a cambiare radicalmente il modo in cui gli utenti useranno i loro computer”, ha detto Gates. “Oggi i computer sono pensati per essere utilizzati da una sola persona seduta davanti ad una tastiera. Nei prossimi anni tutto ciò è destinato a cambiare, e il ruolo di voce, gesti, vista e inchiostro diverrà molto più importante nell’interazione con le macchine”. Windows 7, che secondo il chairman di Microsoft migliorerà significativamente anche le tecnologie di riconoscimento vocale e della scrittura , dovrebbe rappresentare il primo passo verso questi traguardi. Gates ha sottolineato che quelli mostrati alla D6 sono solo “piccoli frammenti” della prossima release di Windows, ma questo non ha impedito ad alcuni osservatori di esprimere la propria delusione per questa prima presentazione ufficiale di Windows 7. L’editor del noto blog Gizmodo , Brian Lam, si è persino spinto a definire Windows 7 “una baggianata”.
“Microsoft pensava davvero di emozionare la platea mostrando funzionalità multi-touch simili a quelle di un dispositivo vecchio di un anno come l’iPhone?”, ha commentato Valleywag , un blog di San Francisco specializzato in gossip sull’hi-tech.
Gli fa eco un noto blogger di cnet , Rafe Needleman, che ha intitolato il suo post relativo alla dimostrazione di Windows 7 “Really? That’s it?”. Needleman ritiene che la tecnologia multi-touch sia sicuramente la più scenografica da mostrare al grande pubblico, ma non certo la più importante: a suo modo di vedere, una delle vere rivoluzioni dei prossimi anni sarà data dal cloud computing, e dalla convergenza tra Web e desktop.
“Io spero sul serio che Ballmer e Gates si occupino del profondo cambiamento in atto nella natura del computing, invece di fare la guerra ad Apple nel campo del design”, ha scritto Needleman. “Penso che il pubblico, qui alla D6 come altrove, meritava di conoscere cosa realmente cambierà negli strati profondi di Windows. Possiamo aspettare ancora un po’ prima di preoccuparci della superficie”.
In effetti, presso la D6 i dirigenti di Microsoft non hanno rivelato alcuna informazione tecnica su Windows 7: questa scelta fa parte di una strategia che Microsoft ha abbracciato subito dopo il rilascio di Windows Vista, e con cui intende evitare gaffe come quella relativa a WinFS, una funzionalità preannunciata con largo anticipo che, per varie ragioni, è stata poi cassata .
L’unico dettaglio tecnico emerso negli scorsi giorni arriva da Steven Sinofsky, senior vice president del Windows Engineering Group, che in questa lunga intervista smentisce le voci circolate in passato e spiega che Windows 7 non si baserà su un nuovo kernel . Questo sistema operativo utilizzerà un’evoluzione del kernel di Windows Server 2008, a sua volta derivato da quello di Vista: ciò garantirà, secondo Sinofsky, piena compatibilità con tutte le applicazioni e i driver certificati per Vista .
Il manager di Microsoft ha poi ribadito l’impegno della propria azienda nel commercializzare Windows 7 “all’incirca tre anni dopo la disponibilità sul mercato retail di Windows Vista”: ciò ne collocherebbe il debutto all’inizio del 2010 .
Sempre per una questione di compatibilità, Sinofsky ha infine detto che Windows 7 sarà rilasciato sia nella versione a 32 bit che in quella a 64 bit . Si tratta indubbiamente di una scelta obbligata, vista l’ancor scarsa diffusione sul mercato delle edizioni x64 di XP e Vista e dei problemi di compatibilità che tuttoggi affliggono queste piattaforme. Microsoft si aspetta però che il suo prossimo sistema operativo desktop segni l’inizio, anche nel segmento consumer, di una importante migrazione degli utenti verso i 64 bit.
Di seguito i video dell’intervista ( qui la trascrizione) fatta dagli organizzatori della conferenza D6 a Ballmer e Gates.