WWDC, un nuovo Mac OS in arrivo?

WWDC, un nuovo Mac OS in arrivo?

Si moltiplicano le voci su possibili novità per il sistema operativo Apple. Che potrebbero mettere in secondo piano ogni altro progetto portato avanti a Cupertino
Si moltiplicano le voci su possibili novità per il sistema operativo Apple. Che potrebbero mettere in secondo piano ogni altro progetto portato avanti a Cupertino

Cosa succederà durante la keynote di Steve Jobs il prossimo lunedì è e resta al momento materia di speculazioni: solo pochi giorni fa, su Punto Informatico era toccato a Domenico Galimberti tentare di riassumere le voci circolate nelle scorse settimane. Ma se, fino a qualche ora fa, un iPhone 3G sembrava potesse regnare incontrastato nel panorama degli annunci, adesso sembra riacquistare forza l’ipotesi di una presenza massiccia di Mac OS X nella conferenza che annualmente Apple dedica agli sviluppatori. E non sarebbe certo un caso.

Un leopardo delle nevi Tradizionalmente, il discorso di Jobs davanti al pubblico del WWDC si è sempre concentrato su aspetti più tecnici che commerciali . Per il rilascio del firmware 2.0, poi, è stato organizzato un evento lo scorso marzo: difficile ci siano altre novità da comunicare al riguardo, potrebbe bastare un semplice annuncio, ed è anche possibile che per il rilascio di un iPhone 3G Apple possa aver pensato ad un evento dedicato nelle prossime settimane. Dunque, al WWDC ci potrebbe essere più spazio per il software e l’hardware designed by Apple in California , tralasciando per un po’ il settore delle telefonia mobile.

Le ultime indiscrezioni, infatti, parlano della possibilità che un nuovo aggiornamento per Leopard possa essere rilasciato entro la fine della prossima settimana: Mac OS X 10.5.4 ha già iniziato il suo cammino tra i beta tester, a soli 7 giorni dal rilascio dell’upgrade precedente. Al momento la build 9E6 consiste unicamente di correzioni minori al sistema, e non riporta di alcun problema conosciuto in attesa di risoluzione: i più speranzosi indicano in questa fretta l’intenzione di Apple di rilasciare un nuovo prodotto hardware – fino ad oggi tenuto perfettamente segreto – per il quale sia necessario introdurre il supporto nel sistema operativo.

Quale sia questo fantomatico nuovo prodotto non è dato sapere, né circolano voci al riguardo. La speculazione più ovvia potrebbe indicare in una rinnovata serie MacBook , di cui si era già parlato , l’oggetto del desiderio di molti appassionati. Magari già equipaggiata con i nuovi processori Montevina alias Centrino 2 , in anticipo di due mesi sulla concorrenza, grazie al rapporto privilegiato tra Intel e Apple che ha già prodotto la CPU montata nel MacBook Air.

La notizia che potrebbe davvero scatenare il putiferio sarebbe l’apparizione in anteprima di Mac OS X 10.6 : a poco più di 8 mesi dal rilascio della major release precedente, i bene informati sostengono che una nuova versione del sistema operativo di Cupertino sarebbe già pronta per le luci della ribalta. E non finisce qui: Snow Leopard , questo il nome in codice di Mac OS X 10.6, potrebbe essere messo in vendita entro gennaio 2009.

Se venisse confermata, si tratterebbe di una notizia davvero interessante: poco più di 12 mesi tra una major release e la successiva sarebbero davvero pochi per l’OS, e dimostrerebbe un profondo impegno di Apple nello sviluppo del suo parco software. Il nome in codice scelto, Snow Leopard , non sarebbe stato scelto a caso: sebbene tra leopardi e Uncia Uncia ci sia ben più di qualche differenza, soprattutto in fatto di habitat, l’assonanza dei nomi lascerebbe intendere che il nuovo Mac OS non sarebbe troppo diverso dal suo predecessore.

Anche se mancassero feature particolarmente innovative sul piano grafico, le vere novità potrebbero essere sotto il cofano: secondo le voci, Snow Leopard sarebbe il primo OS di Cupertino totalmente 64 bit, direbbe addio alla piattaforma Power PC e completerebbe la transizione dell’intera interfaccia a Cocoa, la piattaforma di sviluppo sulla quale Apple sta concentrando i sui sforzi a scapito di Carbon. Quest’ultima API, comunque, non sarebbe ancora destinata al pensionamento e non sparirebbe dal sistema operativo. E poi c’è sempre la questione file system : che sia giunta l’ora di ZFS ? Gli interrogativi si moltiplicano.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 6 giu 2008
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