Impedire agli aerei di decollare. Con un joystick

Impedire agli aerei di decollare. Con un joystick

Si potrà o, meglio, potranno farlo le autorità di pubblica sicurezza statunitensi. Che potranno anche redirigere l'aereo dove ritengono opportuno. Ma si parla anche di materiali mutaforma, superadesivi e ragnatele bloccafolla
Si potrà o, meglio, potranno farlo le autorità di pubblica sicurezza statunitensi. Che potranno anche redirigere l'aereo dove ritengono opportuno. Ma si parla anche di materiali mutaforma, superadesivi e ragnatele bloccafolla

Bloccare da remoto un aereo in movimento, impedirne il decollo oppure ridirigere da terra la sua rotta affinché non sorvoli certe aree. Prendere controllo di navi e battelli a distanza e fermarne i motori. È questa possibilità, questo scenario di pubblica sicurezza ciò che hanno deciso di perseguire al Joint Non-Lethal Weapons Directorate , dipartimento del Pentagono che lavora sllo sviluppo di armi considerate non letali.

un aereo Se ne legge in un bando di gara pubblicato nella sezione business opportunities del sito dell’FBI. In particolare si parla di fermare in modo sicuro, o “ostacolare in modo significativo il movimento di vascelli” senza provocare danni collaterali significativi. In particolare il Directorate chiede che vi siano misure di interdizione che possano scattare a non meno di 100 metri di distanza. Misure che devono rivelarsi efficienti a brevi distanze e in scenari come quelli di un inseguimento. Si parla esplicitamente non solo di grossi navigli ma anche di barche piccole e veloci che non devono sfuggire.

A risuonare nell’Internet però è la richiesta del bando di realizzare un sistema che “dirotti in modo sicuro un velivolo in aria o fermi e/o disabiliti un velivolo al suolo”.
Lo scopo principale di un dirottamento controllato da remoto , viene detto, è di “controllare lo spazio aereo e garantire le zone di non volo o di volo limitato. Gli effetti dovrebbero essere focalizzati sull’apparecchio e non sul pilota o sul resto del personale.

Per quanto riguarda invece il blocco a terra di un aeroplano si “richiede che il velivolo giunga a totale stop in un momento qualsiasi tra quando inizia il taxing (ossia il movimento all’interno dell’aeroporto, ad esempio per raggiungere la pista di decollo, ndr.) e quando arriva al punto di non ritorno nella fase di decollo (ossia il momento oltre il quale non è più possibile abortire la partenza, ndr.)”.

In particolare si richiede la possibilità di impedire l’uso, l’accesso o l’operatività del velivolo a terra”. L’idea di fondo, viene sottolineato, è sostanzialmente quella di costringere a terra l’apparecchio. Una volta effettuato l’intervento, il velivolo interessato deve poter “tornare rapidamente ad una condizione operativa, con un tempo minimo di riparazione e costi ridotti di manutenzione”.

una rete Tra gli altri punti di interesse del bando anche gli studi sui comportamenti delle folle e sul loro controllo, progetti per analizzare l’efficacia e gli effetti di stimoli specifici non letali sul corpo umano . Si parla anche di microonde ad alto potenziale, laser termici, onde millimetriche, materiali avanzati per nuove armi non letali come sistemi anti-trazione, superadesivi, reti che possano essere lanciate o bloccare, nanomateriali intelligenti, materiali mutaforma e via dicendo.

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Pubblicato il
13 giu 2008
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