Come previsto nei giorni scorsi , la Svezia si è dotata formalmente della nuova normativa sul monitoraggio delle comunicazioni, un monitoraggio così pervasivo che la legge è si è già guadagnata il nomignolo di Legge Orwell.
Le norma è stata approvata dal Parlamento mentre sulla piazza una folla di manifestanti tentava l’ultimo assalto ad una normativa che a detta degli attivisti digitali rende la Svezia il paese più sorvegliato d’Europa e rinnega la lunga tradizione politica che ha sempre posto i diritti civili al centro dell’agenda.
Sul sito dedicato alla protesta StoppaFRALagen i promotori della campagna contro la Legge Orwell ringraziano pubblicamente i parlamentari che si sono opposti all’approvazione, per quanto vanamente.
Alcuni emendamenti sono stati approvati ma l’impianto della legge, di cui Punto Informatico segue l’iter ormai da più di un anno , è rimasto quello.
La speranza di alcuni è che con le elezioni politiche del prossimo anno l’agenda possa riportare la legge al centro per poter essere cancellata o quantomeno modificata profondamente. Per ora tutte le comuicazioni in entrata e in uscita dalla Svezia finiranno in uno dei più veloci supercomputer del mondo per essere passate al setaccio.