Vittime dell'automatismo telefonico?

Vittime dell'automatismo telefonico?

Un lettore se la prende con le telefonate effettuate da segreterie automatiche che propongono servizi e offerte varie. E teme l'ennesima via dello spam
Un lettore se la prende con le telefonate effettuate da segreterie automatiche che propongono servizi e offerte varie. E teme l'ennesima via dello spam


Roma – Il 4 novembre su www.repubblica.it, esce un articolo a firma Zucconi sulle elezioni di medio termine negli U.S.A. Leggo con attenzione (e preoccupazione) crescente. Perchè in scala minore quanto descritto è capitato anche a me. Veniamo al dunque.

Racconta il direttore di Repubblica.it di aver ricevuto una telefonata da Laura Bush, moglie del Presidente, verso le 8 di sera: una telefonata automatica, preregistrata . Un insolito e nuovo metodo di campagna elettorale. Ora il focus dell’articolo è su altro, ma a me inquieta proprio il “metodo”.

Già, perchè qualche mese fa ho ricevuto una telefonata promozionale di Fastweb, effettuata allo stesso modo: in maniera automatica, verso le nove di sera. Domanda: s’avanza un’altra forma, assai minacciosa di spam?

Per spiegare la portata dannosa dello spam, si figura spesso l’ipotesi di ricevere giornalmente centinaia di missive non richieste nella propria posta di casa. L’automazione postale in realtà rende fattibile l’invio a elenchi di persone di messaggi standard con il solo cambio dell’intestazione, ma i costi restano (per ora) alla portata solo di poche aziende.

Ma non si era mai temuto un problema sul telefono.
Ora abbiamo le avvisaglie di un futuro davvero nero, se non si inquadra definitivamente lo spam, come pericolosa aggressione a tutti i mezzi di comunicazione. Il fatto grave è che contro una chiamata inattesa c’è ben poco da fare, il solo squillo del telefono è una pesante intromissione nella nostra vita in certe situazioni.
E’ un’intromissione che tacitamente accettiamo dando per scontato ci sia un motivo, serio, per accettarla. Vale poco riattaccare se, poniamo il caso, si sia svegliati in piena notte.

Esistono già esempi sulla telefonia cellulare: sms non richiesti che promuovono nuovi servizi o danno avvisi. Una voce registrata che ci telefona, non si prende nemmeno il rischio di un insulto, una minaccia di querela: è senza identità. E chi ricorre a queste forme di marketing ha un doppio vantaggio: un operatore efficiente e insensibile e la possibilità di nascondersi dietro i soliti “errori tecnici” a fronte di reclami.

Forse sarebbe ora di inquadrare in senso generale il problema, dargli una risposta legislativa coerente e completa. Che magari non si limiti a sanzionare un singolo tipo di comportamento (posta elettronica sms etc.) ma il metodo in quanto tale, tenendo conto di sviluppi apparentemente imprevisti ma prevedibili.

Mario Romano

P.S. Dato il prestigio conquistato da Punto Informatico, perchè non farsi promotore di un “testo” in questo senso per una legge di iniziativa popolare? L’unione fa la forza.

Gentile Mario, in verità il nostro Garante per la privacy da tempo ha chiarito che lo “spam telefonico” è vietato dalle normative a tutela della riservatezza. Viene considerato tale quella comunicazione commerciale trasmessa in modo automatico e non indirizzata allo specifico utente ma ad una molteplicità di utenti. Forse anche per questo le segnalazioni di casi assimilabili al tuo sono rarissime. Per quanto preoccupante, ci sembra un metodo promozionale che in qualche modo è già stato messo all’angolo. Speriamo che il futuro confermi questa sensazione. Un saluto, la Redazione

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Pubblicato il
8 nov 2002
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