Sophia Antipolis (Francia) – Con una mossa che parte dell’industria della telefonia mobile auspicava da tempo, Linux Phone Standards ( LiPS ) Forum ha annunciato la decisione di fondersi nella Linux Mobile ( LiMo ) Foundation, dando così origine alla più grande alleanza di aziende nel settore di Linux mobile.
Dopo la fusione, che si completerà nel corso di luglio, colossi come British Telecom, Telecom Italia e Freescale, oggi parte di LiPS, si uniranno ai circa 40 membri di LiMo, rafforzando l’autorità e l’importanza di questa organizzazione e contribuendo, insieme ad essa, a definire il destino di Linux sul mercato dei telefoni cellulari.
La decisione di LiPS di confluire in LiMo, e cedere a quest’ultima l’intero suo asset di specifiche e proprietà intellettuali, era quasi obbligata: nell’ultimo anno questa organizzazione ha infatti perso molti suoi membri, inclusi Access, Orange e Trolltech, a favore di LiMo e di Open Handset Alliance , l’alleanza voluta da Google per sviluppare e promuovere la sua piattaforma open source Android.
Il motivo di tali defezioni è da ricercare nell’approccio troppo formale e burocratico scelto da LiPS per favorire Linux nel mobile: mentre LiMo ha preferito focalizzarsi sull’implementazione di una piattaforma Linux tangibile, fondata su una base di codice condivisa, LiPS si è limitata a creare delle specifiche standard “astratte”, lasciando poi alle singole aziende il compito di tramutarle in codice e implementarle all’interno dei propri prodotti.
Il tempo ha dato ragione alla più pragmatica filosofia di LiMo: l’industria ha infatti fretta di capitalizzare gli investimenti fin qui effettuati nell’open source, e preferisce avere una piattaforma già pronta all’uso piuttosto che un puzzle di specifiche standard. Gli osservatori del settore sono per altro convinti che la piattaforma LiMo, pur senza basarsi su uno standard de iure , ha tutte le chance per diventare uno standard de facto in tempi relativamente brevi.