No, a molti svedesi proprio non va giù che il proprio paese si sia dotato della cosiddetta Legge Orwell , una disposizione che in termini di monitoraggio e controllo della vita dei cittadini dentro e fuori dalla rete è pari soltanto alle più stringenti misure antiterrorismo adottate negli Stati Uniti. È di queste ore la notizia di una massiccia mobilitazione online.
In particolare, sarebbero state spedite più di un milione di email ai rappresentanti dei cittadini in Parlamento.
Secondo i militanti che stanno organizzando le proteste, la nuova legge mette a rischio le libertà civili e distrugge la privacy. A collaborare alla mobilitazione sono anche alcuni organi di stampa, come l’ Expressen , pubblicazione di centro destra che ha tentato di aizzare il fuoco delle proteste e che ha posto online un form per dichiarare rapidamente il proprio dissenso a chi siede nella stanza dei bottoni.
Come noto, la legge, già osteggiata da Pirate Bay, consente alle forze di sicurezza di intercettare e analizzare qualsiasi trasmissione telefonica o telematica da e per la Svezia, cosa che accadrà a partire dal prossimo gennaio. La ragione di cotanto provvedimento è la sempreverde guerra al terrorismo.