Domani, 4 luglio, è IndYpendence Day , è infatti la data scelta dai nodi italiani di Indymedia per il ritorno di Indymedia Italia, il network dell’informazione indipendente e antagonista che per lunghi anni ha tracciato informazione online, proponendosi come un medium fatto da chi “si fa” medium.
In una nota che campeggia su italy.indymedia.org si legge come ormai da tempo i nodi italiani di Indymedia siano tornati a lavorare “riportando in contesti locali le pratiche e i principi che sostanziano/animano il lavoro del Network Internazionale di Indymedia”. E questo perché la chiusura di Indymedia Italia non ha evidentemente seppellito la necessità di molti di continuare a “diventare il proprio media, attraverso meccanismi di pubblicazione aperta e di tutela della privacy”. Questo anche perché – scrivono i promotori di Indymedia Italia – “le limitazioni e i meccanismi dell’informazione mainstream non sono cambiati nel corso di questi anni e lo squilibrio di potere dei processi di comunicazione si è mantenuto intatto, quando non rafforzato”.
E dunque la nuova missione, il “compito della comunicazione indipendente”, cambia e si evolve: “Non è solo più quello di offrire uno spazio dove consentire la libera pubblicazione di contributi ed una narrazione altra della realtà”, scrivono i promotori, perché “oggi diventa fondamentale salvaguardare la peculiarità del metodo di Indymedia e rendere più fruibile e sinergica l’enorme quantità di informazioni che nella rete si distribuiscono, in modo da renderle facilmente reperibili ed efficacemente utilizzabili”.
Tutto questo si traduce in un aggregatore di contenuti , “un luogo – si legge nella nota – nel quale convogliare e moltiplicare le energie e i flussi di comunicazione provenienti da luoghi diversi, che si compone delle diverse visioni e pratiche di mediattivismo determinate dai bisogni contingenti e dalle necessità che ogni territorio esprime”. “L’aggregatore – spiegano i promotori – può generare una comunità diffusa, risultato della collaborazione di molteplici reti di attivisti, centri sociali e realtà che si occupano di comunicazione, che individuano in italy.indymedia.org il catalizzatore della narrazione dal basso della realtà. A tutt’oggi, percepiamo ancora l’importanza di una piattaforma di riferimento su cui far convergere le specificità dei progetti di informazione indipendente locali in lingua italiana e di offrire un’occasione di produzione, elaborazione e diffusione dei contributi da essi prodotti, legati ad un modo orizzontale di gestione della comunicazione, nel senso più estensivo di questo termine”.
Il motivo per cui si è scelto proprio il 4 luglio per il ritorno online di Indymedia Italia non è un caso. “L’IndYpendence Day – si legge su quella pagina – non è solo una data. È un simbolo.
* Nel 1054 per i cinesi, era l’esplosione della Supernova del Granchio.
* Nel 1865 per gli inglesi era la pubblicazione di Alice nel paese delle meraviglie.
* Nel 1880 per i Pistoiesi era la nascita dell’anarchica scrittrice Leda Rafanelli.
* Ogni anno, per tutti, è l’afelio, il giorno in cui la Terra è alla sua massima distanza dal Sole.
Per noi, nel 2008, significa il ritorno di un progetto collettivo e indipendente di informazione”.