Se l’orgia di marketing del record mondiale di download rincorso e raggiunto da Firefox 3 ha insegnato qualcosa alla concorrenza, è che la nuova guerra dei browser non la si può combattere se alla base non c’è un prodotto con caratteristiche altamente desiderabili dagli utenti. In tal senso, Internet Explorer 8 di Microsoft dovrebbe offrire alcuni strumenti utili alla protezione della privacy dei netizen , battendo sul tempo Mozilla e facendo la felicità di egli utenti di PC condivisi che sono soliti visitare anche siti vietati ai minori.
Andy Zeigler, program manager di IE8, presenta la nuova vocazione alla privacy del browser sul blog aziendale mettendo l’accento sulle preoccupazioni, espresse dagli utenti di IE7, sulla possibilità per colleghi e parenti di tenere sott’occhio le loro abitudini di navigazione. Anonimizzare il traffico ha naturalmente notevoli ricadute anche nel caso di sistemi utilizzati da più utenti come i terminali di un Internet point, ma le parole di Zeigler sono servite da spunto a un lettore del blog per tirare in ballo i contenuti per adulti e coniare indirettamente la definizione di “porn mode”.
Pruriti sessuali a parte, tra i nuovi strumenti di protezione della privacy di IE8 il principale è sicuramente la modalità “InPrivate Browsing”, grazie al quale le sessioni di navigazione non lasciano alcuna traccia di se: cookie, cache dei temporanei, cronologia dei siti visitati, dati inseriti nei form, password, qualsiasi bit prelevato dalla rete verrà inesorabilmente eliminato alla chiusura del programma.
Il brand “InPrivate”, di cui Microsoft ha chiesto la registrazione alcune settimane fa, comprende poi “InPrivate Blocking” e “InPrivate Subscription”, per mezzo dei quali l’utente può essere avvisato quando qualcosa (dentro e fuori la rete) è progettato per tracciare le abitudini di navigazione, anche sottoscrivendo liste di siti da bloccare o accettare tra quelli consentiti.
L’ultima caratteristica riguardante la privacy di IE8 è un aggiornamento delle opzioni disponibili per la funzionalità “Delete Browsing History” di IE7, che permetterà di preservare i cookie dei siti nei preferiti anche nel caso in cui si scelga di ripulire i “biscottini” di tutti gli altri.
Se c’è chi coglie l’occasione per scherzarci sopra e parlare di nuove era per chi è aduso al più grande business della rete , l’iniziativa di Microsoft è vista da più parti come un’ottima occasione per integrare la difesa della privacy tra le caratteristiche standard dei browser web .
“L’obiettivo fondamentale è inserire strumenti per la privacy all’interno del browser, piuttosto che in una estensione aggiuntiva – ha dichiarato il videdirettore di Center for Democracy and Technology Ari Schwartz – L’annuncio di Microsoft è significativo non perché si tratti di un importante traguardo tecnologico, quanto perché è un passaggio che rende più facile per gli utenti avere un controllo reale sulla propria privacy”.
Tra i più diffusi browser oggi disponibili, solo Safari di Apple è dotato di funzionalità specifiche per la protezione della privacy. Originariamente anche Firefox 3 avrebbe dovuto incorporare qualcosa del genere, ma Mozilla ha poi scelto di rimandare la cosa a versioni successive e ci aspetta novità su questo fronte in Firefox 3.1, in uscita entro la fine dell’anno o per l’inizio del 2009.
IE8 non ha ancora una data di rilascio definitiva, a parte una generica promessa di Microsoft di distribuire il software entro l’anno. Il panda rosso e il browser standard dei sistemi Windows potrebbero dunque condividere lo stesso periodo di distribuzione .
Alfonso Maruccia