Niente Second Edition per WinXP

Niente Second Edition per WinXP

E' quanto ha affermato Microsoft che, volendo definitivamente dissipare le chiacchiere di queste settimane, ha anche precisato che Longhorn, il successore di XP, arriverà solo in versione desktop
E' quanto ha affermato Microsoft che, volendo definitivamente dissipare le chiacchiere di queste settimane, ha anche precisato che Longhorn, il successore di XP, arriverà solo in versione desktop


Copenaghen (Danimarca) – “Non ci sarà nessun Windows XP Second Edition (SE): il prossimo sistema operativo desktop di Microsoft sarà Longhorn”. Questo, in estrema sintesi, l’intervento di Brian Valentine, vice presidente della divisione Windows, in merito alle voci circolate nell’ultimo periodo sul presunto rilascio, da parte di Microsoft, di una nuova edizione di Windows XP “megafix”.

Come si è riportato di recente, alcuni analisti sono infatti convinti che Longhorn arriverà sul mercato non prima del 2005, un ritardo (la data di uscita prevista è infatti il 2004) che avrebbe l’effetto di aprire un gap temporale colmabile soltanto attraverso il rilascio, nel 2003, di un ipotetico Windows XP SE.

Queste voci si sono rafforzate proprio di recente, quando il sito Neowin, recensendo una versione trafugata di una futura versione di Windows, ha affermato di aver scoperto che questo sistema operativo, sebbene ancora in versione preliminare, integra Internet Explorer 6.5 e il Media Player 8, mancando per altro di quella che dovrebbe essere la maggiore novità di Longhorn: il nuovo sistema di archiviazione unificato WinFS. Da qui a ipotizzare che la build trafugata non fosse Longhorn, bensì il fantomatico Windows XP SE, il passo è stato breve.

Valentine ha però negato con forza la possibilità che fra Windows XP e Longhorn venga rilasciata una nuova edizione di Windows, aggiungendo che tutte le nuove funzionalità e le migliorie verranno fornite attraverso il rilascio di service pack.

Come si è di recente scritto su queste stesse pagine, la faccenda sembra apparentemente ridursi ad una questione di nomi: quando Microsoft rilascerà un service pack per Windows XP integrante il Windows Media Player 9, le DirectX 9, Internet Explorer 6.5, l’ultima versione del.NET Framework e qualche altro aggiornamento, il sistema operativo così aggiornato, e a cui si riferirà come a “Windows XP SP2” (o SP3), potrebbe ben chiamarsi Windows XP SE: il “succo” non cambierebbe.

Di mezzo sembrano però esserci altre questioni. Ecco quali.


In realtà, alcuni analisti ritengono che la questione sia più complessa e legata al nuovo sistema di licenze di Microsoft. La nuova formula Software Assurance prevede infatti che, dietro ad un canone annuo (pari al 29% del costo della licenza per i prodotti desktop e del 25% per quelli server) i clienti abbiano diritto ad installare tutti gli aggiornamenti e le ultime versioni del prodotto acquistato. Nel caso di Windows XP, però, chi lo ha acquistato nel 2001 potrebbe non vedere mai, entro la fine del termine del proprio contratto, una “versione aggiornata” del sistema operativo: i service pack, in questo caso, non vanno infatti considerati visto che sono gratuiti e pubblicamente disponibili. Sulla questione Valentine ha però abilmente glissato.

Il boss di Windows non ha voluto svelare ulteriori particolari neppure su Longhorn, limitandosi a parlare a sottolineare alcuni aspetti già citati da Bill Gates lo scorso giugno, quando parlò di “nuova e radicale versione di Windows” e di “una completa revisione sia del codice che delle funzionalità dell’attuale versione di Windows”.

Fra le novità più importanti di Longhorn vi sarà il supporto a Palladium , l’adozione di un sistema unificato di archiviazione dei dati (documenti, contatti, messaggi, appuntamenti) basato su di un database centralizzato (chiamato Windows Future Storage, WinFS), e l’integrazione di strumenti di automazione per la raccolta e filtraggio di chiamate vocali e messaggi di e-mail.

Valentine ha voluto poi confermare che Longhorn sarà un sistema operativo unicamente orientato al desktop, di cui non verrà rilasciata alcuna versione server. Questo era per altro prevedibile considerando che il prossimo anno il big di Redmond rilascerà Windows.NET Server 2003 .

Il successore di Windows.NET Server sarà invece Blackcomb, una major release di Windows che, secondo i piani di Microsoft, dovrebbe arrivare sul mercato in concomitanza con il rilascio del primo aggiornamento (presumibilmente un service pack) per Longhorn.

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Pubblicato il
22 nov 2002
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