Steve Jobs è morto. Anzi, no

Steve Jobs è morto. Anzi, no

Panico durato pochi minuti. Tutta colpa della pubblicazione di un finto necrologio, subito smentito. E in rete si comincia già a parlare d'altro
Panico durato pochi minuti. Tutta colpa della pubblicazione di un finto necrologio, subito smentito. E in rete si comincia già a parlare d'altro

Poteva costare caro l’errore di qualcuno nella redazione del sito di Bloomberg News . In rete è finita per sbaglio quella che aveva tutta l’aria di essere la bozza di un necrologio dedicato ad uno dei personaggi più influenti della Silicon Valley e capo carismatico dell’azienda da lui fondata assieme a Steve Wozniak: Steve Jobs . Come era evidente dalla forma abbozzata di alcuni passaggi, si trattava per l’appunto solo di un canovaccio, comprensivo però di tutti i recapiti dei personaggi da contattare per ottenere maggiori informazioni.

Roba da far crollare le borse. Roba da far finire Apple e gli appassionati del logo a forma di mela in un abisso di dolore e preoccupazione. Steve Jobs, “arbitro della tecnologia cool”, “che ha contribuito a rendere il personal computer facile da usare come un telefono, che ha cambiato i film d’animazione, che ha convinto gli utenti ad ascoltare la musica digitale e stravolto la moda della telefonia mobile” è morto. Anzi no: si tratta di un errore. Steve sta benone , state tranquilli.

Nel lungo articolo vengono richiamate una per una le tappe di quella che fino ad oggi è stata, e ha tutte i presupposti per continuare ad essere, una carriera davvero folgorante . Prima il successo con Apple, poi il suo allontanamento e il ritorno in pompa magna con il salvataggio dell’azienda e il lancio di nuovi prodotti. Nel frattempo c’era stato spazio per una parentesi non troppo fortunata in NeXT e una decisamente più soddisfacente con Pixar, quest’ultima diventa oggi talmente importante da garantire a Jobs un posto nel consiglio di amministrazione di un colosso come Disney.

Il coccodrillo (così sono chiamati nel gergo giornalistico i necrologi scritti in anticipo), completo di tutti i numeri di telefono da contattare , è stato online solo pochi minuti. Quanto è bastato a Gawker per recuperarne il testo e ripubblicarlo sulle proprie pagine, rimuovendo i dati di personaggi del calibro di Larry Ellison, Steve Wozniak, Guy Kawasaki, Al Gore, Eric Schmidt e molti altri. È seguita , poi, anche una succinta smentita, in cui Bloomberg News ha ritrattato l’intera storia “che non avrebbe dovuto essere pubblicata”.

Nonostante le preoccupazioni, quindi, Steve sta bene. L’attenzione dei suoi fan e dei suoi detrattori può tornare a concentrarsi su altri aspetti degli affari di Apple, non ultima la possibile roadmap delle novità che l’azienda di Cupertino si appresta ad introdurre entro la fine dell’anno. A ricapitolare le indiscrezioni e le previsioni circolate in questi giorni ci ha pensato Appleinsider , che ha messo ordine tra tutto quanto era stato detto e ha aggiunto persino qualche novità al quadro.

L’ arrivo di nuovi iPod , sia Nano che Touch, sembra ormai un dato di fatto: ci sono le foto, le voci, qualche accessorio per il nuovo formato del lettore fatto trapelare da qualche poco avveduto produttore asiatico. La data più concreta per il loro rilascio è martedì 9 settembre , giorno per cui, si vocifera, è previsto un evento a cui dovrebbe presenziare Steve Jobs redivivo in persona. Resta incerta la sorte di iTunes, di cui si vorrebbe imminente una versione 8.0 dotata di algoritmi che suggeriscono all’utente che musica ascoltare in base ai suoi gusti.

Passando ai Mac, negli ultimi anni Apple si è sempre guardata bene dal mescolare annunci riguardanti i suoi computer e i suoi lettori musicali: ogni evento è dedicato ad un argomento specifico, e dunque l’ipotesi che sempre il 9 possano essere presentati dei nuovi portatili appare quanto meno azzardata. Se a questo si aggiunge che le promozioni back to school , in corso negli USA e che includono i MacBook, terminano il 15 settembre, ecco che la prospettiva di uno slittamento degli annunci in questo comparto appare più concreta.

Per i portatili Mac, dotati di nuovi processori, nuova veste estetica, più alluminio e forse persino un chipset diverso da quello prodotto da Intel per la sua piattaforma Centrino 2, la data di rilascio più accreditata è a cavallo tra il mese di settembre e quello di ottobre . In tempo dunque per catturare gli acquisti dei novelli studenti universitari statunitensi e del resto del globo, e abbastanza distanti cronologicamente dalle festività natalizie per non rubare la scena ad eventuali altri annunci.

Sembra infatti, questo il dato nuovo, che entro la fine dell’anno Apple si appresti a dare una rinfrescata anche ai suoi computer desktop consumer : iMac e forse anche al Mac Mini. Un’ipotesi nel primo caso inaspettata, visto che gli all-in-one con la Mela sono stati appena oggetto di un aggiornamento, e nel secondo caso quantomeno incredibile visto che in parecchi avevano dato per spacciato il cubetto di casa Apple. Per iMac si tratterebbe più che altro di una iniezione di velocità per tenerlo al passo con l’offerta delle CPU, mentre per il Mac Mini ci potrebbe anche essere spazio per una profonda rivisitazione dell’intero progetto.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 29 ago 2008
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