Trento abolisca il copyright sui dati geografici

Trento abolisca il copyright sui dati geografici

La Provincia Autonoma di Trento dispone di mappe 3D ad alta risoluzione ma protette da copyright. Il Gruppo OpenStreetMap Trentino chiede che questi dati diventino patrimonio della collettività. Ecco come
La Provincia Autonoma di Trento dispone di mappe 3D ad alta risoluzione ma protette da copyright. Il Gruppo OpenStreetMap Trentino chiede che questi dati diventino patrimonio della collettività. Ecco come

Trento – Un patrimonio di dati geografici da mettere a disposizione della collettività è l’oggetto di una nuova petizione online varata dal Gruppo OpenStreetMap Trentino . Si tratta della mappatura della provincia autonoma di Trento, realizzata con fondi pubblici, ma protetta da copyright e quindi oggi fruibile in misura molto limitata.

OpenStreetMap, come noto , si propone come obiettivo la realizzazione di una raccolta mondiale di dati geografici spesso tra loro interconnessi (ad esempio il reticolo stradale) da cui si possono derivare innumerevoli lavori e servizi. Le mappe online sono tra i risultati più esemplificativi, ma si tratta solo della punta dell’iceberg di ciò che si può ottenere. La caratteristica fondamentale è che i dati geografici OSM circolano sotto una licenza libera , che ne consente il libero utilizzo per qualsiasi uso, con il solo vincolo di citare l’autore e usare la stessa licenza per eventuali lavori derivati dai dati OSM. Altra caratteristica fondamentale è che tutti possono contribuire arricchendo o correggendo i dati.

La comunità Open Street Map sta lentamente creando un sistema di mappe libere partendo da zero. Chiunque, dotato di un ricevitore satellitare (GPS), può mappare il territorio a piedi, in bici o in auto, e contribuire alla creazione di una mappa di dati geografici a disposizione della collettività, costruire delle mappe personalizzate per gli escursionisti o per chi va in bici. Oppure, più semplicemente e anche senza disporre di alcuna strumentazione, correggere eventuali errori o aggiungere nuove informazioni, per esempio alla toponomastica, o rielaborare fotografie aeree di uso libero. Ogni persona cioè contribuisce, chi più chi meno, a costruire ed integrare il progetto nel suo complesso: sempre con l’obiettivo di creare un bene pubblico che può essere utilizzato liberamente, anche per fini commerciali .

Il risultato di quest’opera certosina è non di rado migliore dei prodotti commerciali, che tendono a privilegiare determinate zone geografiche. In Germania e in Gran Bretagna ad esempio, dove la comunità OSM è molto attiva, la qualità e il dettaglio di certe mappe superano di gran lunga quelle prodotte da aziende private.

Anche nel Trentino un piccolo gruppo di appassionati sta “mappando” lentamente il territorio, ma il lavoro da fare, dovendo partire da zero, è enorme. La Provincia Autonoma di Trento dispone di un completo sistema cartografico (con il territorio mappato anche in 3D ad alta risoluzione), che però è protetto da copyright ed utilizzabile solo in minima parte dal pubblico per la consultazione sul Web.

Questo il presupposto della petizione: poiché il sistema cartografico è stato realizzato con risorse pubbliche – i soldi dei contribuenti – il Gruppo OpenStreetMap Trentino chiede che questo sia reso pubblico e utilizzabile liberamente, alla stessa stregua di quanto fruibile da biblioteche e musei. Con un secondo obiettivo in background, ossia lo sviluppo anche economico del settore: “Perché le informazioni producono valore se sono fatte circolare e non tenute chiuse in un cassetto”, commenta il Gruppo.

La richiesta è dunque di rendere “liberi” i dati cartografici della Provincia Autonoma di Trento con licenza Creative Commons CC-BY-SA . “Questi dati – spiegano i promotori dell’iniziativa – possono essere integrati nel patrimonio di Open Street Map e resi disponibili per gli utilizzi più disparati: per studio e ricerca, per realizzare mappe personalizzate, ad uso turistico, escursionistico, ciclabile, mappe tematiche che possono riguardare natura, arte, storia, cultura, eccetera”.

“Anche in questo settore – ribadiscono gli attivisti – il Trentino può essere all’avanguardia ed un esempio per altre amministrazioni pubbliche: perché il valore della conoscenza è tanto più grande quanto essa è più diffusa”. Per aderire alla petizione la pagina dedicata è a questo indirizzo .

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Pubblicato il
12 set 2008
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