Open Source avanti tutta, con OO e Firefox in testa

Open Source avanti tutta, con OO e Firefox in testa

Sì, i software a codice aperto alternativi a quelli proprietari si fanno strada. E il panda rosso con OpenOffice trascina tutti gli altri, sia su Windows che su Linux
Sì, i software a codice aperto alternativi a quelli proprietari si fanno strada. E il panda rosso con OpenOffice trascina tutti gli altri, sia su Windows che su Linux

i primi dati Roma – Proprio come le patatine, anche l’open source tira . Questo il primo, prevedibile risultato del progetto The Open Source Census , che da alcuni mesi a questa parte si è prefisso l’ambizioso compito di mettere insieme un quadro analitico basato sull’utilizzo effettivo del software FOSS nel settore IT.

Il rapporto provvisorio sulle circa 300mila installazioni scandagliate sino ad ora, reso pubblico sul sito del progetto, evidenzia una forte adozione di pacchetti applicativi “alternativi” alle controparti commerciali o closed source , e questo indipendentemente dalla piattaforma presa in esame .

Firefox, il browser che da semplice alternativa a IE è divenuto un solido punto di riferimento per una fetta in costante aumento degli internauti, è prevedibilmente al primo posto dei primi 20 software open individuati dal Census, conquistando l’83% delle installazioni complessive. Dietro il browser del panda rosso vanno forte soprattutto tool infrastrutturali come OpenSSL, Perl e zlib, così come la suite di produttività OpenOffice.org.

altri dati Stando a quanto si apprende da OpenLogic, uno dei maggiori supporter ( assieme a Microsoft ) del progetto Open Source Census, i 20 software indicati sono presenti indistintamente sia su sistemi Linux che Windows. Questa è una delle rivelazioni più interessanti fatte da Kim Weins, vice-presidente di OpenLogic, sui risultati fin qui raggiunti dallo studio.

L’altro dato che si evince dalla ricerca, che tra l’altro conferma uno stato di cose già noto, è che l’Europa ha adottato con maggiore facilità degli States il modello open , con in testa le istituzioni e gli istituti finanziari come maggiori fruitori degli applicativi a codice aperto.

Per quanto riguarda poi gli ambiti di utilizzo, il FOSS è maggiormente rappresentato in contesti domestici piuttosto che in quelli commerciali e professionali: OpenOffice.org, ad esempio, è attualmente utilizzato dal 73% dei PC ma solo dal 28% delle macchine appartenenti a società e aziende.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 ott 2008
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