Nyheter24 non è stato lanciato che da pochi giorni, ma è già riuscito a inimicarsi la lobby dell’industria multimediale e le “autorità” specializzate nel perseguire i crimini contro la proprietà intellettuale. Il sito, idealmente pensato come una lettura innovativa rispetto ai tradizionali portali di news svedesi, ha osato inserire dei link diretti a torrent disponibili su The Pirate Bay , azione che, secondo le suddette autorità, va sanzionata e magari portata anche in tribunale, come già si sta tentando di fare con gli admin delle Baia.
Il motivo del contendere si trova nella pagina della programmazione televisiva di Nyheter24 , che oltre agli orari e agli show veri e propri mette in bella mostra, sulla destra, la lista dei torrent “a tema” più scaricati su The Pirate Bay con tanto di link al sito torrentizio e senza nemmeno modificare il titolo del file .torrent .
Considerando gli sforzi che le autorità svedesi stanno compiendo negli ultimi mesi per tentare di porre un freno all’azione di TPB, non stupisce la condanna subito espressa dall’Ufficio Anti Pirateria, che per bocca di Henrik Pontén ha stigmatizzato il comportamento di Nyheter24 e il suo modo “sin troppo allegro” di trattare con certi link a certi contenuti presenti in rete.
“Consideriamo la cosa come favoreggiamento all’infrazione del copyright , esattamente come la stessa The Pirate Bay. Suppongo si tratti di un errore e che i link verranno rimossi” ha dichiarato Pontén sull’accaduto, mettendo sullo stesso piano la Baia e il sito di news e configurando quindi la possibilità, per quest’ultimo, di ricevere lo stesso trattamento legale da parte del Bureau eminentemente anti-p2p.
Ma non di errore si è trattato , secondo quanto dichiarato dal presidente del consiglio di amministrazione di Nyheter24 Douglas Roos: “Stiamo rimuovendo i link diretti perché potrebbero essere illegali e non è nostra intenzione sfidare la legge sul copyright – ha detto Roos – Tuttavia metà della popolazione svedese scarica dalla rete e mi piacerebbe avere una partnership con The Pirate Bay”.
La Baia non è stata ancora dichiarata illegale, e per quanto Pontén e le “autorità” così tanto ammanicate con l’industria vogliano la testa degli admin del più grande sito di download su rete BitTorrent, Brokep e compagnia non di rado trovano accoglienza in ambienti più aperti alle possibilità offerte dalle tecnologie di sharing .
La vicenda si fa poi bizzarra, quasi da contrappasso se si prende in considerazione l’eventualità che le forze dell’ordine e i pubblici ministeri decidano davvero di portare in tribunale Nyheter24 come The Pirate Bay. In quel caso perdifendere Nyheter24 scenderebbe in campo Monique Wadstedt, già nota per il suo lavoro di rappresentanza legale delle major cinematografiche e collaboratrice di Pontén nell’azione di contrasto al P2P della Baia. La diretta interessata non commenta, ma l’ironia della sorte appare evidente.
Alfonso Maruccia