“Lo scaricamento gratuito è realtà dei fatti”: sono parole del Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che è tornato a parlare di P2P e di legalità, a latere di una manifestazione che si è tenuta a Varese.
Maroni non si è autodenunciato come aveva fatto in passato, ammettendo di scaricare musica illegalmente e suscitando le reazioni dell’industria dei contenuti, ma ha ribadito la propria prospettiva sulla direzione che il mercato della musica digitale dovrebbe imboccare: bisognerebbe, questo il parere del Ministro, “trovare il sistema in cui qualcuno paga, la pubblicità, perché qualcun altro possa scaricare gratuitamente e perché allo stesso tempo si dia la giusta remunerazione all’autore”.
Il Ministro ha infatti sottolineato l’urgenza di procedere alla creazione di un mercato che sappia sopravvivere all’attualità: “Per risollevare il mondo della discografia – ha spiegato Maroni – ci sono molte cose che si possono fare, una che è concreta è abbassare l’IVA sui dischi: i dischi sono un supporto in crisi, non è la musica che è in crisi, e questo potrebbe essere un aiuto. Certo, dovrò convincere il mio amico Tremonti, il che non è mai facile…”. La soluzione, ha dichiarato Maroni, non passa per la criminalizzazione degli utenti: “Bisogna affrontare il fenomeno di chi scarica musica gratis da Internet, ma il modo non è di elevare sanzioni penali o minacciare la galera”. A poco servirebbero le misure punitive nei confronti di coloro che partecipano alle reti P2P: “Non si metta di traverso un fenomeno che è la realtà dei fatti e non un reato”.
Se mettere a disposizione i file si configura come un reato penale, scaricare senza autorizzazione file protetti da diritto d’autore non è reato ma resta un illecito: Maroni in più occasioni ha dimostrato di voler lavorare perché anche la legge riconosca quella che il Ministro definisce “la realtà dei fatti”. ( G.B. )