La statunitense Jennifer Thornburg non ha proprio gradito la partecipazione ad un rito della scuola superiore del proprio paese, quello della dissezione di animali, perlopiù rane, nel corso di biologia. E ha deciso di intraprendere un’azione estremamente provocatoria per protestare contro questo modo di insegnare. Jennifer, infatti, è prima divenuta un’attivista dei diritti degli animali e ha poi cancellato il suo nome.
Sfruttando la possibilità di cambiare nome legale, la giovane studentessa in accordo con i genitori ora si chiama Cutout Dissection.com , che è anche il nome del suo sito , quello con cui intende protestare per l’uccisione periodica di milioni di animali nelle classi statunitensi.
Gli animalisti di PETA che sostengono la sua azione denunciano che dietro la dissezione c’è un business spesso senza scrupoli: gli animali che arrivano defunti sui tavoli delle aule spesso sarebbero catturati e trasportati vivi in condizioni inaccettabili, per non parlare dei metodi con cui vengono uccisi.
Spiega Jennifer Cutout: “Non sono certa di cosa mi abbia inizialmente spinto a rifiutare quella pratica. Ho chiesto un compito alternativo e l’insegnante mi ha detto che solo se ero vegetariana avrei potuto rifiutarlo, e non lo ero a quel tempo, e così ho dovuto farlo”. Ma la dissezione l’ha turbata: “Mi sono ricordata quello che ho visto durante la dissezione e mi sono detta: questo è sbagliato”.
Grazie alla sua iniziativa la controversa pratica della dissezione, in voga da decenni nelle high school di tutto il paese, sembra destinata a tornare al centro del dibattito sulle politiche della didattica.