Android rappa e si consegna agli umani

Android rappa e si consegna agli umani

Consegnati i primi terminali G1, in anticipo rispetto ai tempi fissati. E attorno al sistema operativo mobile si rinnova l'interesse della rete. Peccato solo per quel kill switch: o no?
Consegnati i primi terminali G1, in anticipo rispetto ai tempi fissati. E attorno al sistema operativo mobile si rinnova l'interesse della rete. Peccato solo per quel kill switch: o no?

Roma – I primi consumatori statunitensi che avevano prenotato il proprio G1 sul sito T-Mobile hanno ricevuto nelle scorse ore, in anticipo sulla data ufficiale fissata per il rilascio, il proprio terminale. A quanto pare non ci sarebbero novità eclatanti rispetto a quanto già mostrato nel corso della conferenza stampa dello scorso settembre , se non la gradita sorpresa di iniziare a smanettare sul proprio gadget stiloso con qualche ora di vantaggio sul resto del mondo.

Qualche novità, a dire il vero, per quanto attiene al reparto software c’è: il noto sito musicale Imeem , che fino ad oggi aveva snobbato Apple e il suo iPhone per mettere in cantiere un’applicazione dedicata alla mobilità, ha ufficializzato la nascita di un suo programmino che verrà messo in vendita (o magari distribuito gratuitamente) sull’ Android Market .

Pensata come prolungamento mobile di quanto si fa sul sito originale, nelle intenzioni dei suoi creatori dovrebbe riuscire a competere con il successo raccolto dai concorrenti di Pandora ( solo oltreoceano ) e Last.FM sul melafonino, magari guadagnandoci pure qualcosina con la vendita dei brani in formato MP3 da parte di Amazon.

La notizia assume una certa rilevanza alla luce dei dubbi, sollevati da alcuni, sull’effettivo interesse di aziende e sviluppatori per la piattaforma mobile di Google. Un interesse che a quanto pare invece inizia ad affiorare, e che sarà senz’altro fondamentale per garantire ad Android il successo auspicato dalla Open Handset Alliance per questo nuovo sistema. Nonostante le discussioni che infuriano da giorni sulla scoperta di un kill switch analogo a quello di iPhone all’interno dei googlefonino.

Al contrario di quanto accaduto con il terminale di Apple, la notizia dell’esistenza di un bottone rosso a disposizione di Google per bloccare la diffusione di applicazioni ritenute indesiderate sui cellulari equipaggiati con Android, non sembra aver causato particolare maretta in Rete. Gli sviluppatori intervistati, alcuni saliti agli onori della cronaca proprio per aver vinto il concorso indetto da BigG per selezionare i migliori programmatori impegnati su Android, si dicono sicuri che a Mountain View sapranno usare con saggezza gli enormi poteri da cui derivano grandi responsabilità.

Oltre alle difese appassionate del proprio modello di business, Google nelle ultime ore ha poi incassato anche il sostegno di un video destinato probabilmente a diventare l’ennesimo successo virale: si intitola “Android Rap Song (G1 Love)”, l’hanno realizzato i membri di un piccolo forum reperibile all’indirizzo AndroidForums.com , e segue la scia di analoghe iniziative dedicate allo Zune e al Large Hadron Collider . Ci si augura che Android raccolga risultati migliori dei primi due.

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Pubblicato il 22 ott 2008
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