E-paper, ossia schermi sottilissimi e polivalenti destinati a sostituire i tradizionali fogli di carta e gli schermi piatti: ci lavorano in molti, e tra questi anche Unidym . Con la collaborazione di Samsung, ha utilizzato una matrice attiva a colori di display elettroforetico (EPD) dalle dimensioni di 14,3 pollici, poco più di un foglio di carta formato A4.
Unidym è riuscita a sviluppare la nuova “pellicola” nanotecnologica mantenendo nel contempo le caratteristiche di conduttività elettrica, uniformità e compatibilità con le attuali tecnologie di produzione tipiche dei moderni display a schermo piatto.
In più, naturalmente, la nuova soluzione ci mette le sorprendenti qualità che i nanotubi di carbonio dimostrano in ogni possibile utilizzo , vale a dire una conduttività elettrica superiore al rame a temperatura ambiente, un carico di rottura superiore a quello dell’acciaio e una capacità di assorbimento del calore maggiore di quella del diamante.
Unidym sostiene poi che tra i vantaggi dei display di tipo EPD sugli attuali schermi piatti ci siano un consumo di energia ridotto e una maggiore leggibilità , tanto più che essi hanno la capacità di riflettere la luce e quindi sono in grado di preservare le immagini senza il bisogno di un refresh costante.
Una tale tecnologia può trovare applicazioni in ogni genere di ambito , dicono i produttori, partendo da ipotetici quotidiani tele-trasmessi fino ad arrivare a schermi di console portatili, terminali di informazioni e di accesso, PC portatili, PDA, smartphone e quant’altro. Non bastasse questo, Unidym dice di voler usare gli EPD come elemento costituente degli schermi LCD, fonti di illuminazione OLED e persino celle solari di materiale plastico.
Alfonso Maruccia