AMD: Shanghai subito, GPGPU a dicembre

AMD: Shanghai subito, GPGPU a dicembre

Il secondo produttore al mondo di CPU e VGA svela le sue carte per l'inizio del 2009 su server e desktop. Dando ai primi più cache, ai secondi una GPU più intelligente
Il secondo produttore al mondo di CPU e VGA svela le sue carte per l'inizio del 2009 su server e desktop. Dando ai primi più cache, ai secondi una GPU più intelligente

È solo un caso ( forse ), ma di certo AMD non se ne sta con le mani in mano negli ultimi tempi. Campagne pubblicitarie a parte, nei lab del chipmaker ferve l’attività e si sfornano uno dopo l’altro tutte le tecnologie promesse da un po’ di tempo a questa parte: Shanghai , il nuovo processore server che è tutto quello che Barcelona nei fatti non è stato, e una nuova versione dei driver Catalyst che abilitano l’utilizzo della GPU per calcoli differenti da poligoni e lens flare.

Di Shanghai si è detto già quasi tutto, dall’Hyper Transport 3.0 al supporto delle memorie DDR2, fino alla nuova gestione della cache su tre livelli. L’embargo sulle informazioni riguardanti la nuova CPU ha ceduto proprio per via di una delle sue caratteristiche principali: è già disponibile sul mercato . Ci sono diversi partner AMD che hanno pronte soluzioni che montano i nuovi Opteron che, al contrario di Barcelona, sembrano mantenere da subito tutte le sue promesse in fatto di rapporto tra costi, potenza e consumi.

AMD parla espressamente di consolidamento della piattaforma, anche grazie al passaggio al processo produttivo a 45 nanometri , con un occhio di riguardo ai costi e alle esigenze dei potenziali acquirenti. Trattandosi di prodotti destinati a datacenter e server, molto spazio è riservato alle novità offerte dal chip per la virtualizzazione , i calcoli in virgola mobile, la gestione del risparmio energetico e l’ottimizzazione nella gestione della cache.

Altro tasto pesantemente battuto è quello dell’equilibrio della piattaforma (la stessa strada percorsa per i chip grafici?), della possibilità di scegliere oggi Shanghai e poi di passare a Istanbul (la prima CPU a 6 core di AMD che farà da ponte nel 2009 tra l’architettura di sistema attuale e quella identificata con il nome in codice Fiorano ) quando il nuovo chip sarà disponibile, e dunque sulle capacità di AMD di garantire ai suoi clienti il loro investimento nel tempo.

Un approccio simile a quello adottato nel presentare Stream , l’attesa declinazione ATI/AMD del principio della GPU general purpose ( GPGPU ): si tratta di un ennesimo piccolo passo verso Fusion (non la campagna pubblicitaria, ma il tanto agognato progetto di unione tra CPU e GPU fatto balenare davanti agli occhi degli appassionati all’epoca dell’acquisizione dell’azienda canadese), con il chip montato sulla VGA che interviene per dare una mano alla CPU con certe operazioni – tipicamente da eseguire in parallelo più che in sequenza – nelle quali eccelle.

Il risultato può essere molto interessante: una recente GPU è in grado di sviluppare fino a oltre 1 teraflop di potenza, abbastanza per provvedere alla grafica di un videogame e pure alla gestione della fisica per migliorare il realismo di gioco. Come esempio, tuttavia, viene scelto l’encoding di un video: con i nuovi driver Catalyst 8.12 in uscita il 10 dicembre , il transcoder ATI Avivo integrato nel pacchetto sarebbe in grado di elaborare un filmato di un’ora in alta definizione in appena 12 minuti, contro i 180 di un computer “normale”.

Un bel salto in avanti, che AMD garantisce verrà replicato anche nelle applicazioni più recenti o di prossima uscita: ad esempio Photoshop CS4 , ma si parla pure di Silverlight di Microsoft, Powerpoint, Flash 10 e Acrobat Reader. Tutto questo sulle schede della serie HD4000 , anche se alcuni benefici dovrebbero trarre i possessori della precedente generazione di GPU (contrassegnata dalla sigla HD3000), mentre i precedenti modelli non sarebbero in grado di supportare questa tecnologia.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
14 nov 2008
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