È una proposta di legge rivolta alla rete, ai blog, alla libertà di comunicare e alle garanzie editoriali, una normativa che, qualora diventasse legge, è destinata ad impattare sul web italiano e per questo Roberto Cassinelli , intervistato da Punto Informatico a proposito della propria proposta, ora ha deciso di fare un passo in più: “Lancio – ha dichiarato – la prima proposta di legge ad emendabilità online “.
Di che si tratti lo spiega lui stesso: è un tentativo di coinvolgere i netizen nel processo decisionale , di pervenire ad un testo condiviso o comunque ampiamente dibattuto, di poter dare alla proposta uno spessore che fin qui è mancato in quasi ogni altra occasione di normativa “per il web” che è passata nelle camere del potere italiota. Almeno così la vede il parlamentare, che dice: “La mia idea è di raccogliere tutte le proposte di emendamento che arriveranno nei prossimi giorni. E di realizzare un nuovo testo di legge aperto alla firma dei parlamentari di ogni schieramento politico”.
Si potrebbe definire, se Cassinelli fosse un’Authority e non un Onorevole, una consultazione pubblica : in realtà non è certo la prima del suo genere, basti pensare alle numerose iniziative partecipative che già sono state portate avanti da esponenti politici come Fiorello Cortiana ma, dice Cassinelli, era inevitabile visto l’enorme volume del feedback ricevuto dalla sua proposta. “In pochi giorni – spiega – ho ricevuto migliaia di messaggi di apprezzamento, critiche e suggerimenti per la mia iniziativa di legge che ho realizzato mettendo a frutto la mia formazione di giurista e di uomo politico liberale. Non cerco popolarità a buon mercato. Cerco solo di interpretare correttamente il mio ruolo di parlamentare che intende rispondere ad una normativa inadeguata ai tempi e penalizzante che a mio avviso va modificata”.
Come ben sanno i lettori di Punto Informatico , Cassinelli ha definito la sua proposta “salva-blog”, specificando peraltro che può e deve essere migliorata , considerando anche le pecche che da più parti le vengono attribuite.
“Accetto con piacere tutti i rilievi, anche e soprattutto quelli critici – spiega ora – Non rispondo agli insulti se non constatando che il web offre anche a costoro un inedito diritto di ingiuria . Ed anche la mia contrapposizione alla proposta dell’Onorevole Levi era ed è tutta sul piano politico e giuridico. Tuttavia ritengo che, se questa mia iniziativa ha interessato decine di migliaia di persone, era giusto e doveroso metterla in piedi”.
L’idea della “emendabilità web” è quella di darsi una settimana di tempo “per raccogliere tutti i suggerimenti che arriveranno online dal popolo dei blog. Mi impegno a valutarli personalmente con il mio staff di collaboratori. E dopo questo termine presenterò la mia proposta di legge migliorata dai vostri suggerimenti e la sottoporrò alla firma di chiunque – parlamentare di maggioranza o di opposizione – intenderà partecipare a questa battaglia liberale di civiltà”.
La raccolta di questo “feedback organizzato” avviene dal sito di Cassinelli , che la mette giù con una certa enfasi: “Se l’esperimento dovesse riuscire, probabilmente indicheremo una nuova strada per la democrazia diretta e parlamentare. È una sfida che mi piace. Proviamo a realizzarla tutti insieme”.