Da tempo si discute e si attende la comparsa di un control centre definitivo per le abitazioni, un dispositivo che permetta di azionare a distanza elettrodomestici e sistemi diversi, provvedendo con un click ad accendere il riscaldamento, le luci e via dicendo. Alla lunga lista di conquistadores della domotica si aggiunge anche Nokia, che ha annunciato il suo Home Control Centre per il 2009.
Il device sarà il vero cuore della casa, una sorta di gateway in miniatura che gestirà i compiti più svariati. Nonostante Nokia non sia generosa nei dettagli, dalle specifiche tecniche (soggette a possibili variazioni) rilasciate sul datasheet preliminare del sistema, si evince chiaramente che il dispositivo sarà votato alla connettività multipiattaforma, ospitando un modulo Wi-Fi, antenne per GSM/GPRS, connettori Ethernet per 4 porte LAN e 1 porta WAN.
Inoltre il Control Centre è basato su Linux, in particolare sulla distribuzione OpenWRT per sistemi embedded, e monta 256 MB di RAM DDR2, memoria interna di 6 GB espandibile grazie ad un card reader per schede SD, nonché 4 porte USB 2.0. Per controllarlo basterà soltanto un unico dispositivo, un cellulare che funzionerà da vero e proprio telecomando . Ma non solo: il sistema sarà accessibile anche via web, permettendo all’utente di gestire lontano da casa operazioni svariate come far partire il sistema di irrigazione del giardino, preparare un bagno caldo e via dicendo.
Il dispositivo di Nokia punta dove in molti hanno fallito, ovvero nell’integrazione progressiva di diversi elementi, resi compatibili dalle partnership con produttori di terze parti e all’adozione di protocolli standard: “L’Home Control Centre si comporta come un vero e proprio dizionario che traduce linguaggi tecnologici differenti in modo da poterli presentare in una user interface unificata” si legge nel comunicato stampa di Nokia. “Inoltre, la piattaforma permette di raggruppare dispositivi differenti, anche se sviluppati da diversi produttori”.
Ma la vera e propria innovazione sta nella scelta di adottare il protocollo wireless Z-wave , una scelta quasi obbligata per chiunque voglia investire in soluzioni per l’home automation. Utilizzare una piattaforma Linux-based potrebbe invogliare altri produttori a costruire dispositivi sempre più compatibili a fronte di una spesa ridotta. Una volta raggiunta una flotta di dispositivi compatibili, “le funzionalità e le potenzialità del dispositivo possono essere sviluppate senza limiti apparenti” chiosa Nokia.
Attualmente l’azienda finlandese è piuttosto avara in materia di ulteriori informazioni circa i prezzi e la disponibilità. Nel mentre, per testare il dispositivo, Nokia ha deciso di implementarlo in alcune case utilizzandolo inizialmente solo come sistema di controllo del riscaldamento. Ciò è stato possibile grazie all’accordo stipulato tra il colosso e la compagnia energetica tedesca RWE AG .
Vincenzo Gentile