È deceduto all’età di 74 anni Andrew J. McKelvey, eccentrico imprenditore noto ai più per aver fondato nel ’95 Monster.com , sito di recruiting online tra i più visitati di tutto il web. Stando a quanto dichiarato da una delle sue figlie, la causa del decesso è riconducibile ad un cancro al pancreas.
Dopo essersi laureato al Westminster College di New Wilmington, Pennsylvania, e dopo aver prestato servizio nell’Esercito, McKelvey ha trascorso alcuni anni in Australia, per poi tornare a New York agli inizi degli anni ’60. Ed è proprio il ritorno negli Stati Uniti a sancire la svolta per McKelvey: in poco tempo fonda una compagnia chiamata Telephone Marketing Programs che diventa la più grande agenzia di advertising sulle Pagine Gialle del paese, cambiando il suo nome in TMP Wordwide e arrivando a detenere la leadership del business statunitense delle “Yellow Pages”.
Ed è proprio da una costola di TMP Worldwide che nasce Monster Worldwide , divisione dell’azienda che porta McKelvey, già sessantenne, alla conquista del web negli anni ’90. Una conquista effettuata a suon di quattrini, utili a comprare e inglobare numerose aziende, tra cui anche il rivale da battere a quei tempi, Online Career Center . Gli stessi soldi che hanno portato in seguito Monster.com alla popolarità, grazie anche a dispendiose campagne pubblicitarie disseminate in alcune edizioni del Super Bowl, evento clou dell’intera stagione di Football.
Una carriera brillante, quella di McKelvey, incorniciata anche da un sostanzioso impegno filantropico: grazie ad una somma di 25 milioni di dollari diede vita allo Andrew J. McKelvey Lung Transplant Center presso l’ Università di Emory , centro specializzato nel trapianto di polmoni. Sempre a lui è riconducibile l’impegno a garantire un completo ciclo di studi ai figli delle vittime della strage delle Twin Towers.