Novità in vista per chi ha la necessità di garantire la sicurezza delle informazioni sensibili custodite sui computer portatili, evitando possibilmente di continuare una emorragia che ha origini di vecchia data e sta diventando una regola piuttosto che un’eccezione. Una partnership tra Ericsson e Intel estende le funzionalità “anti-furto” presenti nei laptop di nuova produzione con un modulo di connettività mobile integrato, offrendo inoltre la possibilità di individuare facilmente il portatile grazie a un trasmettitore GPS.
Che a farselo soffiare sia un agente dell’FBI, un manager di alto rango o un ingegnere informatico, il danno causato dal furto di un portatile può variare dal grave al gravissimo, ed è per questo che Ericsson ha fatto sì che i suoi Mobile Broadband Modules , componenti di connettività 3G o 3.5G integrati nella circuiteria del sistema, fossero resi compatibili con la Anti-Theft Technology di Intel.
Grazie alla nuova integrazione tra i due componenti, un servizio online può inviare un SMS al modulo Ericsson in caso di furto : in questo modo viene allertato l’anti-theft di Intel che si occupa di bloccare in maniera completa il PC, renderlo inutilizzabile o persino cancellare le chiavi crittografiche utilizzate, ad esempio, negli algoritmi alla base dei nuovi dischi FDE .
Nulla, comunque, che non sia stato già reso disponibile sul mercato ad esempio dal colosso cinese Lenovo. La caratteristica unica e innovativa del nuovo “anti-furto” informatico è appunto la possibilità di impiegare le funzionalità GPS del modulo di Ericsson per sapere in ogni istante dove si trovi il portatile , una caratteristica che, in caso di furto, rappresenta un jolly di sicuro valore per il tentativo di recupero del sistema trafugato.
Disponibile a partire dalla seconda metà del 2009, Mobile Broadband Modules è ottimizzato per la piattaforma Intel Centrino 2 e, assieme a Intel Anti-Theft Technology, rappresenta l’entrata “in una nuova era di sicurezza per i businessman sempre in viaggio, dove perdere un notebook o vederselo scippare può avere conseguenze disastrose”, come dice il general manager della tecnologia anti-theft George Thangadurai.
L’utilizzo di un trasmettitore GPS è in effetti una novità rispetto a quanto sin qui visto all’opera, e se la sua implementazione non è esattamente gratuita come il tool open source Adeona di certo farà contenti quanti si trovano costretti ad affidare compiti di “intelligence” informatica a personale che tende a dimenticarsi il carico per strada.
Alfonso Maruccia