Il cellulare non favorisce il melanoma dell'occhio

Il cellulare non favorisce il melanoma dell'occhio

Questo quanto sostengono alcuni ricercatori tedeschi, secondo i quali è da escludere la relazione tra l'utilizzo del cellulare e la patologia
Questo quanto sostengono alcuni ricercatori tedeschi, secondo i quali è da escludere la relazione tra l'utilizzo del cellulare e la patologia

Roma – In attesa di stabilire una volta per tutte se l’utilizzo intensivo del cellulare sia nocivo o no per la salute, così come quali siano le possibili patologie attribuibili al telefonino, uno studio condotto da alcuni ricercatori tedeschi smentisce una presunta correlazione tra l’uso del cellulare e l’insorgere del melanoma della coroide, una particolare forma di cancro che affligge l’apparato visivo.

Lo studio, condotto da un team della Martin Luther University di Halle-Wittenberg, in Germania, è stato svolto analizzando i dati di circa 460 pazienti e circa 1600 segnalazioni giunte da istituti e cliniche di oftalmologia. Una volta ottenuto il campione complessivo di soggetti da analizzare, i ricercatori hanno diviso l’intero gruppo in tre sottogruppi, identificati da un diverso livello di utilizzo del cellulare: il primo gruppo formato da chi dichiara di non utilizzare il cellulare, mentre il secondo e il terzo composti rispettivamente da utilizzatori sporadici e utilizzatori abituali.

Stando ai risultati, non ci sarebbe alcun collegamento effettivo tra l’utilizzo del cellulare e il rischio dell’insorgere della patologia, classificata dai medici come molto rara e sulle cui cause si dibatte ancora. Stando a quanto dichiarato dagli autori, il nuovo studio è nato come approfondimento di alcuni studi precedenti fatti dallo stesso team che avevano sollevato un possibile rischio di incremento della patologia derivato proprio dall’utilizzo del telefonino.

“I nostri risultati precedenti, relativi ad una possibile crescita del rischio di formazione del melanoma oculare, non sono stati confermati” spiega Andreas Stang, membro dell’equipe di ricerca dell’università tedesca. “Del resto non vi è alcuna certezza dell’esistenza di un ruolo chiave da parte delle onde radio trasmesse dai cellulari nella cancerogenesi, ovvero lo sviluppo di forme cancerogene”.

Un concetto già noto a molti ma che, comunque, non basta a scagionare del tutto il cellulare. In tal senso appaiono sensate alcune campagne preventive sponsorizzate sia da enti medici che dalle massime istituzioni. Alcuni sintomi di questa nuova presa di coscienza possono essere riscontrati nelle recenti dichiarazioni di riforma delle normative legate all’utilizzo del cellulare volute dal Ministro francese Berloo, deciso a rendere obbligatoria la vendita di un set di auricolari per ogni nuovo dispositivo mobile acquistato.

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Pubblicato il
15 gen 2009
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