La portabilità della musica è un diritto

La portabilità della musica è un diritto

Lo sostiene il CEO di Intel, Craig Barrett, che torna su un argomento che ha già dibattuto. L'industria, dice, deve trovare nuovi modelli di business per garantire il diritto del consumatore
Lo sostiene il CEO di Intel, Craig Barrett, che torna su un argomento che ha già dibattuto. L'industria, dice, deve trovare nuovi modelli di business per garantire il diritto del consumatore


Roma – Basta con i CD che possono essere letti solo su certi device, basta con quei contenuti che pur essendo legalmente acquistati non possono essere utilizzati a piacere dal consumatore, basta con una certa concezione del copyright che mina alle fondamenta lo sviluppo dell’industria.

Sono queste le clamorose seppure non nuovissime tesi espresse dal CEO di Intel, Craig Barrett, dalla ribalta del Consumer Electronic Show di Las Vegas.

Secondo Barrett, il consumatore che acquista dei contenuti ha diritto a disporne come crede, al di là del supporto utilizzato, senza le limitazioni che attualmente l’industria pone per tentare di limitare la pirateria, cioè la copiatura illegale di musica, film o software e/o la loro diffusione.

Per far questo occorre un nuovo modello di business che sappia coniugare le possibilità offerte agli utenti dalle nuove tecnologie sviluppate dalle aziende dell’hi-tech con una concezione di sviluppo dell’industria dei contenuti che sappia guardare oltre. “Non ci sono soluzioni semplici – ha affermato Barrett – il rispetto della legge ha in questo un ruolo fondamentale e chiunque viola grossolanamente i contenuti di qualcun altro deve essere perseguito severamente”. Ma, ha continuato il CEO di Intel, non ci si può fermare a questo.

“Ci devono essere – ha dichiarato Barrett – dei sistemi commerciali accettabili che consentano alle persone di trasmettere contenuti via internet”.

Il sasso è lanciato.

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Pubblicato il
14 gen 2003
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