Microsoft al bivio. Zune da una parte, il successo dall'altra

Microsoft al bivio. Zune da una parte, il successo dall'altra

Uno degli asset più problematici del portfolio di Redmond scatena considerazioni e illazioni. C'è chi parla di imminente ritirata dal settore, chi di una conversione sul fronte del software
Uno degli asset più problematici del portfolio di Redmond scatena considerazioni e illazioni. C'è chi parla di imminente ritirata dal settore, chi di una conversione sul fronte del software

Microsoft Zune, il lettore che non riesce a competere con l’onnipresente iPod di Apple (3% contro il 70% del market share USA a settembre 2008), non ha infuocato gli animi, se non quelli dei più critici: non sorprende quindi che ora si diffondano voci di una imminente chiusura del progetto da parte del big di Redmond.

Microsoft, come il resto delle società IT, soffre la crisi e annuncia licenziamenti senza precedenti , oltre a una riduzione dei ricavi che proprio riguardo Zune è stata del 54%, 100 milioni di dollari, nel solo quarto quarto dell’anno appena concluso. Nonostante l’advertising, le promozioni di brani gratuiti e tutto il resto il player non avanza, anzi retrocede in una crisi economica che si incancrenisce.

Da questi numeri sconfortanti nasce appunto la considerazione che circola in questi giorni come un meme in rete, la morte di Zune , il destino segnato di Zune, brutto anatroccolo della convergenza multimediale tra elettronica e digitale che non è stato capace di trasformarsi nel cigno che a Redmond speravano.

E potrebbe essere, nel caso, una morte da araba fenice, perché a cessare di esistere sarebbe l’hardware (questa una delle ipotesi fatte) ma non la piattaforma software che anima il brand , pronta a rinascere come componente aggiuntivo di Windows Mobile per una sorta di cross-over tra smartphone e lettore multimediale, in pratica un Windows Media Center per cellulari.

A corroborare l’idea ci sarebbero le indiscrezioni sul fatto che i due team Microsoft, quello di Zune e quello di Windows Mobile, da tempo collaborerebbero allo sviluppo software. È più facile che Microsoft decida di travasare su WM quel che c’è di buono in Zune , questa l’ipotesi, piuttosto che spazzare via senza possibilità di appello un paio d’anni di fine-tuning del software e dell’interfaccia del lettore portatile.

La questione, a ogni modo, rimane più che aperta e tutto sta a vedere come deciderà di comportarsi Microsoft. Dopotutto a Redmond da tempo sostengono che Zune non è iPod e non è nato per spodestare quest’ultimo dal suo inarrivabile trono nel market share . Piuttosto il player sarebbe uno degli elementi chiave di un ecosistema digitale multiforme , una piattaforma di intrattenimento completa che va da Xbox 360 a Windows passando appunto per Zune.

Messo in questa prospettiva, il “successo” del lettore è un dato piuttosto relativo e tutto da leggere in chiave più generale: l’intera divisione intrattenimento di Microsoft ha prodotto quasi 900 milioni di dollari di ricavi nell’ultimo quarto, a fronte di una perdita di 500 milioni che potrebbe anche non essere la fine del mondo e, di conseguenza, neanche la fine di Zune.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 27 gen 2009
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