Volvo non frena sulla sicurezza

Volvo non frena sulla sicurezza

Un nuovo dispositivo ideato dalla casa automobilistica nordeuropea permette di ridurre le collisioni, anche a velocità minima
Un nuovo dispositivo ideato dalla casa automobilistica nordeuropea permette di ridurre le collisioni, anche a velocità minima

A discapito della crescente crisi economica che imbavaglia diversi paesi e diverse realtà in vari continenti, non rallenta il settore di ricerca volto a creare un nuovo e più sicuro modo di guidare. È in questo clima che Volvo mostra il suo ultimo ritrovato in materia, un dispositivo elettronico in grado di prevenire le collisioni agendo in maniera automatica sul pedale del freno.

il sistema City Safety Il sistema è stato battezzato col nome di City Safety e sarà installato sulla nuova XC60 , SUV in miniatura prossimo al commercio che la casa produttrice acclama come “l’auto più sicura al mondo”. Il dispositivo di sicurezza, montato sul parabrezza utilizza un raggio a infrarossi che viene proiettato in avanti per circa 5 metri e mezzo. Il resto del lavoro lo fa il computer di bordo il quale, in presenza di un altro veicolo, legge il segnale riflesso dalla carrozzeria o sulla targa ed attiva in maniera automatica il pedale del freno.

Il livello della frenata è stabilito a seconda della vicinanza e dell’andatura del veicolo che precede: appena questo viene individuato dal sistema, il computer di bordo inizia ad agire sui freni, mentre in caso di contatto imminente, blocca del tutto ed in maniera brusca l’auto, lasciando comunque all’utente il tempo di sterzare. Una scelta forzata, quest’ultima, ma quanto mai necessaria: secondo gli sviluppatori del progetto un sistema meno invasivo sarebbe stato forse scavalcato in maniera sin troppo facile dai guidatori.

In tutto questo l’utente non deve pensare che a guidare: il sistema fa tutto da solo, notificando le proprie azioni in tempo reale per mezzo di avvisi che appaiono sul display dell’auto. City Safety entra in azione anche se il veicolo procede ad una velocità minima: è sufficiente che l’auto si muova a 15km/h per far attivare il tutto. La parte più difficile, secondo Thomas Broberg, uno degli ingegneri a capo del progetto è stata non quella di far fermare l’auto, bensì quella di farla fermare solo quando necessario.

Per quanto sia innovativo, il sistema di Volvo sembra non mettere d’accordo proprio tutti: sino ad ora gli ideatori non hanno ben specificato come il sistema reagisce al fondo stradale reso scivoloso da acqua o ghiaccio o come si comporta in presenza di ingombri privi di una superficie riflettente. La speranza della casa automobilistica è quella di riuscire a dimezzare in maniera decisa soprattutto le collisioni a bassa velocità.

Inoltre un dispositivo simile potrebbe rivelarsi anche utile a livello economico: secondo le fonti citate dalla casa automobilistica, alcune compagnie di assicurazioni europee avrebbero manifestato l’intenzione di ridurre i premi assicurativi per i guidatori le cui auto saranno dotate di tali tecnologie. Strumenti che sono diventati sempre più numerosi e che sono destinati a comparire non solo sui modelli più costosi, ma anche su macchine di fascia inferiore.

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Pubblicato il
30 gen 2009
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