Cina, lo smartphone esplosivo non c'entra?

Cina, lo smartphone esplosivo non c'entra?

I primi rilievi sulla scena del delitto scagionerebbero la batteria del dispositivo: l'uomo coinvolto nell'incidente sarebbe morto per un colpo di arma da fuoco
I primi rilievi sulla scena del delitto scagionerebbero la batteria del dispositivo: l'uomo coinvolto nell'incidente sarebbe morto per un colpo di arma da fuoco

Sembra assumere connotati diversi la notizia riportata quest’oggi da Punto Informatico relativa all’incidente che ha causato la morte di un giovane cinese: stando ai primi pareri dei medici accorsi sul luogo, Huang Heping – questo il nome della vittima – non sarebbe morto a causa dell’esplosione della batteria del suo telefono cellulare, bensì si sarebbe tolto la vita utilizzando una rudimentale arma da fuoco.

Stando a quanto riportato dal Telegraph , la polizia locale accorsa sulla scena del crimine avrebbe sì trovato il cellulare in frantumi, ma avrebbe poi constatato che non sarebbe stata la sua batteria a generare l’esplosione. Accanto al corpo della vittima sarebbero stati trovati infatti i resti di un’arma da fuoco probabilmente fabbricata dalla vittima stessa, più una decina di ulteriori proiettili.

Attualmente l’ipotesi più accreditata è quella dell’episodio fortuito: l’arma avrebbe fatto fuoco dopo essere caduta accidentalmente. Il singolo colpo partito avrebbe quindi ammazzato Huang. Al momento, comunque, le indagini proseguono: la dinamica dell’incidente appare poco chiara, così come è da verificare la posizione in tutta la vicenda dello smartphone. Allo stesso modo, restano da chiarire le motivazioni che avrebbero portato l’uomo a portare con sé l’arma nel negozio. (V.G.)

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Pubblicato il 5 feb 2009
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