Roma – Discostandosi dal filone di dispositivi touchscreen creati per usurpare il trono occupato da iPhone, Samsung presenta il primo smartphone touch che promette di rispettare l’ambiente: costruito con materiali riciclati, Blue Earth viene presentato come il dispositivo più ecologico mai costruito, senza rinunciare alla tecnologia e al design, quello della saponetta, apprezzato da molti.
Che Blue Earth sia stato creato come dispositivo ecologico ed ecologista lo si capisce sin dalla sua confezione, interamente fatta di cartone riciclato, così come riciclati sono i materiali utilizzati per la scocca, realizzata in PCM, plastica ottenuta da materiali riutilizzabili come le comuni bottiglie dell’acqua minerale. Nella progettazione sono stati esclusi del tutto materiali tossici come il berillio e gli ftalati.
Dotato di un design candybar, il telefono è caratterizzato, oltre che dallo schermo tattile, dal pannello solare che riveste la quasi totalità del lato posteriore. Secondo Samsung, il pannello solare permette un’autonomia pressoché illimitata, garantendo la piena funzionalità in qualsiasi momento. Inoltre, il telefono è dotato di un caricabatterie che fa del risparmio energetico il suo punto di forza poiché durante la ricarica assorbe soltanto 0,03 Watt in modalità stand-by.
“Blue Earth dimostra il nostro piccolo ma significativo impegno per il futuro e per il nostro ambiente” ha dichiarato JK Skin, dirigente della divisione per la comunicazione mobile di Samsung: “Ci stiamo impegnando per realizzare il più alto eco-status per i nostri clienti ed i nostri partner, fornendo migliori prodotti ecologici, nonché promuovendo iniziative a sfondo ambientale”.
In tal senso, Samsung ha voluto permeare di cultura ecologica il nuovo smartphone: Blue Earth è dotato non solo di un profilo che permette il risparmio in termini energetici, ma anche di un’apposita interfaccia, denominata Eco , la cui funzione Eco walk consiste in un contapassi dal cuore verde in grado di calcolare il risparmio di CO2 ottenuto optando per una sana passeggiata, piuttosto che scegliendo di utilizzare l’auto per muoversi. Alla fine di ogni tragitto verrà infatti indicato il livello di anidride carbonica “risparmiato” all’ambiente, grazie al quale è possibile calcolare quanti alberi potrebbero sopravvivere grazie ad un atteggiamento eco-sostenibile.
Latitano, al momento, le caratteristiche tecniche e multimediali del dispositivo. Tra tutte, quelle relative al sistema operativo che animerà il device: ulteriori informazioni a riguardo si avranno nelle prossime ore e all’apertura del Mobile World Congress di Barcellona, rassegna dedicata al mondo della telefonia mobile. Stesso discorso per quanto riguarda il prezzo di lancio sul mercato e i tempi di commercializzazione: al momento l’ipotesi più accreditata vede lo smartphone disponibile sul mercato britannico per il secondo semestre dell’anno.
Vincenzo Gentile