Gates e GSMA puntano sul mobile banking

Gates e GSMA puntano sul mobile banking

Un nuovo progetto vuol portare i servizi bancari sui cellulari, soprattutto in quelli attivi nelle zone più povere del pianeta. Migliorando anche la sicurezza degli utenti
Un nuovo progetto vuol portare i servizi bancari sui cellulari, soprattutto in quelli attivi nelle zone più povere del pianeta. Migliorando anche la sicurezza degli utenti

Roma – Unire il sempre più elevato numero di cellulari presenti nei paesi in via di sviluppo con un adeguato sistema di mobile banking: questo, in sintesi, il senso dell’accordo stretto tra la GSM Association e la Foundation di Bill e Melinda Gates. Il tutto per garantire ai meno abbienti un servizio analogo a quello offerto dal sistema bancario, accessibile dallo schermo di un qualsiasi cellulare.

L’accordo tra i due enti porta in dote un finanziamento da circa 12,5 milioni di dollari, che serviranno per finanziare una ventina di progetti ideati per le popolazioni di Africa, Asia e Sudamerica. Il progetto, chiamato Mobile Money for the Unbanked , riunirà gli sforzi fatti da provider di telefonia mobile, banche, enti pubblici ed istituti specializzati in microfinanza ed ha come obbiettivo quello di coprire, entro il 2012, circa 20 milioni di utenti sparsi nelle aree più remote del globo che non hanno accesso a servizi bancari tradizionali.

“Attualmente ci sono oltre un miliardo di persone nei mercati emergenti che non possiedono un conto in banca, pur possedendo un telefono cellulare. Ciò rappresenta una grande opportunità, anche perchè i provider sono posizionati in maniera perfetta per poter offrire servizi finanziari” spiega Rob Conway, CEO e membro del CDA di GSMA. “I servizi bancari tradizionali risultano spesso troppo costosi sia per quella fascia di utenti che guadagna in media due dollari al giorno, sia per le banche che li erogano” aggiunge Bob Christen dirigente della divisione di Financial Services for the Poor della fondazione di Gates e consorte.

“Una tecnologia come quella del telefonino rende possibile l’abbattimento dei costi, mettendo a disposizione un prodotto qualitativamente elevato per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo – continua Christen – permettendo loro di organizzare la propria vita finanziaria e di costruire una propria sicurezza economica”.

Proprio in tema di sicurezza, la svolta verso il mobile banking avrebbe, secondo i responsabili del progetto, effetti positivi immediati: primo tra tutti, quello della sicurezza. Molti dei lavoratori delle aree rurali vengono infatti pagati in contanti sul posto di lavoro, venendosi a trovare in una situazione di reale pericolo poiché molto più soggetti a furti e rapine. Nelle speranze degli ideatori del progetto c’è quella che, digitalizzando il sistema dei pagamenti sul canale della telefonia mobile, venga garantita maggiore sicurezza a tutti. Ovviamente, per far ciò, il nuovo sistema proposto dovrà dimostrare un’ottima tempra contro gli attacchi fraudolenti che proliferano, spesso con successo, in canali affini come quelli dei PC.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
19 feb 2009
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