Microsoft chiede consigli sull'advertising

Microsoft chiede consigli sull'advertising

Per battere Google ci vuole un piccolo aiutino esterno. E allora da Redmond parte la richiesta di aiuto a i pezzi grossi della pubblicità. Che potranno contribuire a plasmare gli strumenti che dovranno utilizzare
Per battere Google ci vuole un piccolo aiutino esterno. E allora da Redmond parte la richiesta di aiuto a i pezzi grossi della pubblicità. Che potranno contribuire a plasmare gli strumenti che dovranno utilizzare

Impegnata nel rendere sempre più accattivante la propria piattaforma di advertising adCenter , Microsoft ha annunciato la creazione del Publisher Leadership Council , un gruppo di consultazione formato dalla crème dei publisher online. Che servirà da pungolo allo sviluppo e al miglioramento di PubCenter , la tecnologia pubblicitaria di nuova generazione costruita sulla stessa architettura di adCenter.

Come osservato sulle pagine di CNET , se c’è una cosa che va riconosciuta a Redmond è la qualità della perseveranza, e se dal 2005 a oggi adCenter non ha proprio fatto granché paura al babau dell’advertising online che va sotto il nome di Google, lavorare a stretto (anzi strettissimo) contatto con chi quell’advertising lo tratta in prima persona rappresenta un ottimo sistema per raddrizzare le storture e sviluppare un prodotto più confacente alle esigenze dei player di settore.

Del PLC faranno parte membri di Dow Jones Online, The New York Times, Time Inc. e Viacom Inc. Il loro compito, recita la press release Microsoft, sarà quello di “fornire punti di vista di prima mano e consigli per plasmare le caratteristiche e le funzionalità di PubCenter, incluso il targeting avanzato e le funzionalità di analisi e report. I manager delle società partner formeranno un comitato direttivo, focalizzato nel dare una cornice alle sfide chiave e alle opportunità da affrontare nell’industria dei media digitali – e il ruolo della tecnologia nella loro risoluzione”.

In soldoni, PubCenter dovrebbe offrire migliorie prima di tutto per quanto riguarda i tool analitici e di gestione dei dati , e inoltre per gli strumenti utili a sfruttare con maggiore incisività i target della distribuzione delle campagne di advertising.

Funzionalità di accorpamento di tool attualmente disponibili in forma disgiunta sono d’altronde richieste a gran voce dall’industria pubblicitaria perché, secondo quanto sostiene il vice presidente esecutivo del Digital Advertising di MTV Networks, “i dati sono un asset critico per gestire, valutare e dare una risposta alle esigenze della nostra audience di pubblicitari, e per migliorare il valore complessivo che noi distribuiamo. Collaborando con Microsoft, ci troviamo in una posizione privilegiata per aiutare a indirizzare tali necessità e, insieme, tracciare la rotta del futuro dell’industria”. In attesa, ovviamente, delle prossime mosse degli altri grandi player del settore: primi fra tutti, Google e Yahoo!.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
25 feb 2009
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