Ecco la cura Bartz per Yahoo!

Ecco la cura Bartz per Yahoo!

Fuori il CFO che pronosticava un accordo con Microsoft. Arrivano vecchie conoscenze del CEO per il marketing. Per durare almeno un biennio
Fuori il CFO che pronosticava un accordo con Microsoft. Arrivano vecchie conoscenze del CEO per il marketing. Per durare almeno un biennio

Sebbene la ristrutturazione sia stata ampiamente annunciata , l’approccio tenuto da Carol Bartz per ridare slancio alle attività di Yahoo! per qualcuno sarà risultato un piccolo choc. Di certo lo è stato per Blake Jorgensen , fino a poche ore fa colui che teneva i cordoni della borsa a Sunnyvale e che si sbilanciava a pronosticare un possibile accordo con Microsoft per il search: e che oggi è ufficialmente fuori dall’organigramma . Lascerà l’azienda appena Bartz gli avrà trovato un sostituto (o una sostituta).

Tra le novità della nuova struttura di Yahoo! c’è poi l’arrivo da NetApp di Elisa Steele , già alle dipendenze di Bartz in passato e che ora ricoprirà il ruolo di CMO (chief marketing officer) per tentare di valorizzare al meglio brand e asset del marchio viola. Joel Jones , nome oscuro ai più, diventa invece capo dello staff del CEO: il suo ruolo, creato appositamente, dovrà probabilmente fungere da cerniera tra Bartz e il resto dei top-executive, così da accelerare i processi decisionali in una struttura che fino ad oggi non ha esattamente brillato per la sua tempestività.

Come previsto, l’attuale CTO Ari Balogh e la dirigente dell’advertising negli USA Hilary Schneider fanno carriera: rispettivamente divengono uno responsabile dell’intero prodotto Yahoo! nel mondo, l’altra viene messa a capo delle operazioni nel Nordamerica. La seconda divisione, quella internazionale che comprende in pratica il resto del globo, non ha ancora un capo: anche questa posizione verrà occupata nei prossimi mesi, non appena si presenti il candidato adatto.

“Getting our house in order”, fare ordine in casa nostra: così ha sintetizzato la stessa Bartz il piano da lei varato in queste ore. Gli osservatori non possono non individuare , nella decisione di estromettere Jorgensen, l’intenzione del CEO di far comprendere a tutti chi è che comanda in casa Yahoo! . L’ormai ex-CFO era infatti arrivato a Sunnyvale nel 2007, ed era uno dei principali “alleati” dell’ex-presidente Sue Decker: che ha lasciato la carica a gennaio, dopo che Bartz era stata chiamata a ricoprire il ruolo di CEO per risanare l’azienda bruciando la sua candidatura.

In un intervento sul blog aziendale, poi, Bartz ha sottolineato l’importanza della cura del cliente (di qualunque dimensione) per garantire un solido futuro a Yahoo!: per questo “ho creato un nuovo Customer Advocacy group . Dopo aver ricevuto molte telefonate arrabbiate da parte di clienti frustrati, ho capito che possiamo fare un lavoro migliore nell’ascoltarvi e supportarvi (i clienti, ndr)”. Investimenti dunque nel customer care: “Sono concentrata unicamente nel fornirvi prodotti fantastici. Punto. Del tipo che vi rende talmente entusiasti che non vedete l’ora di parlarne a qualcuno. Che siano sul desktop, sui dispositivi mobili, o persino sulla TV”.

Per il momento, Bartz si è limitata a chiarire che questi cambiamenti “avranno effetto immediato”, e che “questa struttura è pensata per durare dai due ai quatto anni”: un annuncio che sembra essere stato gradito a Wall Street , con il titolo Yahoo! in risalita controcorrente al listino azionario. Altre novità sono comunque attese già nelle prossime settimane: visto quanto è costata fino ad oggi la consulenza strategica per tentare di gestire il portale viola, l’auspicio è che quanto prima l’organigramma e il piano industriale vengano stabilizzati e definiti per intero.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
2 mar 2009
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