Roma – Dopo aver presentato ufficialmente la sua squadra di esperti che compone il new media team , il Presidente statunitense Barack Obama rilancia il suo progetto di open government nominando Vivek Kundra, ex CTO del District of Columbia , come nuovo Chief Information Officer . Il nuovo incaricato si presenta al web proclamando i suoi progetti, figli dell’evoluzione tanto voluta dal neoeletto Presidente, spaziando tra open source, rapporti di trasparenza con i cittadini e tecnologie già adottate dal mercato consumer.
Kundra avrà a disposizione un budget annuale pari a 71 miliardi di dollari per rimodulare i vari standard informatici dell’amministrazione governativa. Tra i vari progetti, l’intenzione del nuovo CIO sembra essere orientata verso l’eliminazione di quella bolla tecnologica cui è sino ad ora stata soggetta l’amministrazione statunitense, abbracciando tecnologie già in commercio, open source, e cloud computing: “non c’è bisogno di assoldare consulenti per costruire una nuova infrastruttura” ha dichiarato . “Quello che vogliamo è far leva su quello che già c’è anche per quanto riguarda i sistemi informatici governativi. Come ho avuto modo di notare, in un Internet cafè si ha molta più potenza informatica rispetto ai sistemi utilizzati negli uffici – continua – tutto questo accade perché il settore dei servizi pubblici crede di essere troppo speciale per adottare tecnologie di uso consumer”.
Il primo passo del suo insediamento sarà costituito dal portale Data.gov , sito che nascerà con lo scopo di archiviare e mettere a disposizione di tutti i cittadini tutti quei documenti che non sono stati classificati come privati o confidenziali e che potranno risultare utili. Il tutto, in nome della trasparenza e di un dialogo diretto con i netizen statunitensi. L’ esempio portato dal nuovo CIO è quello di Facebook, la cui vasta comunità sta lentamente muovendosi verso forme di auto-organizzazione. L’esempio più immediato può essere rappresentato dal recente invito fatto da Zuckerberg in persona affinché gli utenti giochino un ruolo fondamentale nella stesura dei nuovi ToS. Il desiderio di Kundra sarebbe un sistema orientato in tal senso, aperto a tutti.
Un’altra delle “innovazioni” a cui si pensa sarebbe una massiccia dose di cloud computing , anche a discapito di chi vede in questo una ghiotta occasione per cracker di tutto il mondo. Secondo Kundra, comunque, tali minacce non dovrebbero impedire all’amministrazione di fruire del vantaggio di usare la potenza e l’efficienza di tali sistemi. Predica prudenza, invece, Stan Sloane, CEO di SRA International , azienda consulente del Governo: “ci troviamo di fronte ad un periodo storico in cui le minacce telematiche perpetrate contro il paese e il Governo stanno crescendo in maniera esponenziale e – ha dichiarato – il desiderio di connettere tra di loro le varie agenzie rendendo più aperta, trasparente ed interoperabile l’amministrazione rende molto più semplice portare a segno i propri piani a tutti coloro che volessero farlo”.
A tal proposito giunge il suggerimento di Bill Vass, presidente di Sun Microsystems Federal , che vede nell’open source non solo un mezzo per poter abbassare in maniera significativa i costi, ma anche un buon investimento per tentare di aumentare la sicurezza telematica. Da non sottovalutare, poi, anche l’apertura a livello di mercato che potrebbe innescare una svolta verso quell’open source che si è rivolto in massa ad Obama stesso chiedendo più visibilità e considerazione: se si farà il binomio Kundra-open source, su cui qualcuno già sembra puntare, le prospettive di mercato future potrebbero essere interessanti.
Tra i primi a sperare nelle promesse di Kundra potrebbero esserci due grandi nomi come Google ed IBM, che con la loro partnership scaturita nella piattaforma Health hanno di certo voluto mandare un chiaro segnale all’amministrazione statunitense sperando di riuscire a dimostrare di avere i numeri giusti per sostenere l’onere di organizzare l’ambizioso piano sanitario voluto dal Presidente.