Roma – L’Europa è leader nelle comunicazioni a banda larga, il mercato della telefonia cresce robusto , ma nonostante tutto persistono ancora delle questioni da risolvere: per questo la Commissione Europea ha raggiunto un accordo con i 27 stati membri per tentare di farvi fronte almeno in parte, iniziando dai costi di interconnessione mobile (roaming) e dalle tariffe imposte ai consumatori che viaggiano all’estero restando nei confini dell’Unione. Che a partire dall’estate potrebbero iniziare a calare per voce, SMS e soprattutto traffico dati.
Novità , dunque, per il costo del traffico dati sviluppato all’estero: quest’anno il costo per megabyte dovrebbe calare a 1 euro, per poi scendere ancora a 80 centesimi nel 2010 e a 50 centesimi nel 2011 . La UE vorrebbe anche imporre una sorta di blocco automatico del traffico superata una certa soglia: l’operatore dovrebbe avvertire l’utente che sta spendendo una cifra considerevole per navigare sotto la copertura altrui, e bloccare la fatturazione (e quindi probabilmente anche l’erogazione) del servizio ad un limite al momento stimato attorno ai 50 euro. Si tratterà in ogni caso di una opzione a cui il consumatore potrà aderire facoltativamente.
L’obiettivo più ambizioso riguarda probabilmente i costi dei messaggi brevi: in alcuni casi oggi possono costare fino a 80 centesimi di euro, dieci volte più che in patria. Già a partire dal 1 luglio 2009 il costo massimo di un SMS spedito dall’estero dovrebbe calare a 11 centesimi contro un prezzo medio attuale più che doppio per il traffico generato in zona UE.
Per quanto riguarda le conversazioni , al momento il prezzo medio si aggira sui 50 centesimi: da luglio dovrebbero subito calare a 0,43 euro, avviando una lenta discesa che dovrebbe portare le tariffe a 0,39 euro nel 2010 e 0,35 nel 2011 . Novità anche sui criteri di tariffazione: ora le chiamate dovrebbero essere fatturate secondo gli effettivi secondi di conversazione , non più a blocchi di 60 come accadeva fino ad oggi. Le Telco saranno comunque autorizzate a far pagare un maxi-scatto iniziale che comprende i primi 30 secondi: quest’ultimo aspetto sarebbe appunto il risultato della negoziazione portata avanti in queste settimane.
Discorso analogo per le chiamate entranti : se per gli SMS si continuerà a non pagare per ricevere, per conversare si dovrebbe scendere dai 22 centesimi attuali a 19 da luglio, per poi passare a 15 centesimi il prossimo anno e a 0,11 euro nel 2011.
La UE si dice soddisfatta del compromesso raggiunto: “Sono felice che oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti verso un accordo che tenga in conto gli interessi di tutte le parti coinvolte nella proposta di regolamento del roaming – ha spiegato la portavoce del Parlamento Adina-Ioana Vălean – Confido nel fatto che tutti i partiti sosteranno (la bozza) dalla prima lettura, così che i consumatori europei possano beneficiare appieno di questa nuova regolamentazione dall’inizio dell’estate”.
Sebbene, infatti, l’accordo rispecchi le opinioni già espresse in passato dal commissario alle Telecomunicazioni Viviane Reding, e sia frutto di un negoziato portato avanti in seno all’Unione Europea, necessiterà dell’approvazione del Parlamento per entrare in vigore: con le elezioni alle porte potrebbe trattarsi di un problema, che tuttavia esperti e legislatori prevedono non insormontabile. La prossima revisione di queste tariffe è fissata per il 2011, con limite massimo per la nuova regolamentazione entro la metà del 2012.